WhatsApp, da oggi basta una virgola sbagliata per finire nei guai | Ti bloccano l’account: non puoi usarlo più

Illustrazione di un account bloccato (Canva FOTO) - systemscue.it

Illustrazione di un account bloccato (Canva FOTO) - systemscue.it

Purtroppo la situazione può essere davvero pericolosa, e basta poco per finire nei guai. Meglio non rischiare!

Le app di messaggistica sono entrate nella nostra vita quotidiana, ma usarle senza attenzione può portarci seri guai legali. Basta un messaggio scritto con troppa leggerezza per finire nei pasticci.

Insulti, minacce, diffamazioni: tutto ciò che scriviamo in chat può essere usato come prova in tribunale. Anche condividere foto o messaggi altrui senza consenso può costituire una violazione della privacy, punibile per legge.

Nei contesti lavorativi, poi, una frase fuori posto in una chat aziendale o un commento offensivo su un collega possono portare a provvedimenti disciplinari o perfino al licenziamento.

Insomma, scrivere in chat non è mai un gioco. Ogni messaggio lascia una traccia, e quelle parole, se usate male, possono costarci molto più di quanto immaginiamo.

Una nuova stretta silenziosa

Sui social e nelle chat, ormai, si è abituati a pensare di poter scrivere tutto. Tanto, che vuoi che succeda? Ma da qualche tempo, su WhatsApp, qualcosa sembra cambiato. Alcuni utenti si sono accorti che, all’improvviso, non possono più mandare messaggi come prima. Nessuna notifica d’allarme, nessun avviso formale. Solo una strana limitazione: si può rispondere ai messaggi ricevuti, sì, ma non iniziarne di nuovi. Come se si fosse messi… in pausa.

La cosa inquietante è che il blocco non arriva per sbaglio. No, è tutto studiato. Una sospensione “selettiva” che non ti toglie l’accesso all’app, ma ti impedisce di fare la cosa più ovvia: scrivere a qualcuno. Non è un ban vero e proprio, ma ci somiglia parecchio. E inizia a serpeggiare una domanda: ma cosa bisogna aver fatto, di preciso, per finire in questa specie di limbo digitale?

Illustrazione dell'app di Whatsapp (Canva FOTO) - SystemsCUE
Illustrazione dell’app di Whatsapp (Canva FOTO) – SystemsCUE

I comportamenti da evitare

Come riportato da Blitz Quotidiano, A quanto pare, WhatsApp ha cominciato a usare un sistema di blocco temporaneo per chi non rispetta certe regole. E non parliamo di cavilli legali o cose oscure, ma qualcosa legato per esempio allo spam, come l’invio di messaggi a raffica, magari tutti uguali, a gente che non ti conosce. Oppure quei link sospetti che sembrano innocui ma portano chissà dove. Basta usare app esterne, bot o strumenti automatici per gestire le chat, o mandare offerte o contenuti promozionali in gruppi non proprio adatti per finire nel mirino di Whatsapp..

E poi ci sono i comportamenti fastidiosi: insulti, messaggi sgradevoli, piccoli atti di molestia scritti al riparo di uno schermo. . In pratica, se WhatsApp ti considera “un disturbo” per gli altri, può limitarti l’uso. La cosa positiva? Non c’è una cancellazione definitiva dell’account né un ban totale. WhatsApp applica una limitazione temporanea, che può durare anche solo poche ore o qualche giorno, durante i quali si può soltanto rispondere ai messaggi in entrata. Quindi sì, l’account resta attivo.