Walkie-talkie: un dispositivo alla portata di tutti

Strumenti realmente alla portata di tutti (Freepik) - systemscue.it
Il Walkie-Talkie è uno strumento praticamente indispensabile, per tutti coloro i quali hanno bisogno di comunicare in assenza di segnale.
Come sappiamo, la tecnologia dei telefoni cellulari è avanzata a ritmi incredibili. Eppure, ha un limite praticamente invalicabile: ovvero la sua totale dipendenza dalla rete di torri cellulari. I walkie-talkie, invece, permettono comunicazioni wireless a corto raggio, anche in assenza di rete cellulare. Dispositivi i quali si basano appunto su segnali radio diretti, risultanti estremamente utili in situazioni d’emergenza, o in ambienti isolati (come nel caso di escursioni, o di operazioni di soccorso).
I walkie-talkie son, infatti, dispositivi ricetrasmettitori a batteria che possono, sia inviare, che ricevere segnali radio. Funzionanti tramite un sistema half-duplex, in cui solo una persona alla volta può parlare, premendo un pulsante push-to-talk (PTT). La voce, vien convertita in un segnale radio, e trasmessa attraverso l’antenna; e l’uso è semplice e immediato, poiché non concerne la composizione di numeri, o la dipendenza da una rete esterna.
Nello specifico, ogni walkie-talkie è dotato di alcune componenti essenziali: come l’altoparlante, il microfono, la batteria, l’antenna, e i circuiti elettronici. La trasmissione, avviene tramite frequenze radio facenti parte dello spettro elettromagnetico, misurate in Hertz (Hz), mentre i walkie-talkie moderni, possono funzionare su diversi canali (in kilo-hertz, o mega-hertz). Quantunque, per comunicare correttamente, tutti i dispositivi debbano esser sintonizzati sullo stesso canale.
Negli Stati Uniti, per esempio, le frequenze principali sono il Family Radio Service (FRS), e il General Mobile Radio Service (GMRS), le quali operano nell’intervallo di 460 MHz. Le radio FRS, son limitate a una potenza di 0,5 watt, e hanno un raggio d’azione limitato. Al contrario delle radio GMRS, che possono invece arrivare fino a 5 watt, utilizzando ripetitori per estenderne la portata. In Europa, le frequenze utilizzate son quelle PMR446, intorno ai 440 MHz.
Applicazioni pratiche, dei Walkie-Talkie
I walkie-talkie trovano impiego in numerosi settori. Le aziende, li usano per facilitare la comunicazione fra dipendenti, in ambienti industriali o commerciali. Escursionisti e amanti della natura, per rimanere in contatto in aree prive di segnale cellulare. E anche i baby monitor, sfruttano la tecnologia walkie-talkie, per monitorare i bambini da remoto.
Tecnologia, poi, sviluppatasi durante la Seconda Guerra Mondiale. Con Motorola, fra le prime aziende a produrre un ricetrasmettitore portatile, l’SCR-300, basato su segnali FM. Un dispositivo il quale, sebbene pesante e ingombrante, si rivelò estremamente efficace in combattimento, migliorando la comunicazione fra le truppe, e contribuendo al successo delle operazioni militari.

Problemi di interferenza
Uno dei problemi principali dei walkie-talkie, può essere l’interferenza fra segnali, soprattutto in ambienti affollati. Quelli moderni, utilizzano sistemi di codifica come il CTCSS (Continuous Tone-Coded Squelch System), e il DCS (Digital-Coded Squelch), per filtrare le trasmissioni non desiderate. Le comunicazioni tramite walkie-talkie, non sono criptate, quindi chiunque, con un dispositivo sintonizzato sulla stessa frequenza, potrebbe ascoltare la conversazione.
E nonostante la diffusione degli smartphone, i walkie-talkie rimangono comunque essenziali, per la comunicazione in aree remote, o in situazioni d’emergenza. I produttori, stanno integrando nuove funzionalità, come la connettività Bluetooth, e la possibilità di collegarsi ai telefoni cellulari: per una combinazione di tecnologie che renderà, dunque, i walkie-talkie strumenti ancor più rilevanti e indispensabili, in numerosi contesti.