Ultim’ora, scatta l’allarme per la nuova “Truffa delle multe” | Migliaia di italiani già fregati: per pagarla in fretta hanno perso tutto

Non bastava... (canva.com) - www.systemscue.it
Focus sulle truffe digitali: un pericolo di inarrestabile diffusione. E la prossima ha le multe per protagoniste! I dettagli.
L’espansione del mondo online ha semplificato le nostre esistenze, ma ha anche aumentato il rischio di sofisticate frodi. Secondo un rapporto dell’Eurobarometro, circa il 12% degli internauti nell’Unione Europea ha subito un furto informatico.
In aggiunta, un rapporto recente mostra che solo in Europa le frodi legate ai pagamenti digitali sono cresciute del 47% dal 2022 al 2023, e del 43% nel 2024, arrivando a 5,57 frodi ogni 100. 000 transazioni.
In Italia, la perdita totale causata da truffe online è aumentata da 114 milioni di euro nel 2022 a 137 milioni nel 2023, con le frodi autorizzate che ora costano 13 volte di più rispetto a quelle non autorizzate.
Questo contesto è il terreno fertile in cui si sviluppa la crescente frode che utilizza i QR code, approfittando del nostro entusiasmo per la tecnologia per colpire.
La trappola delle multe
Secondo Uspms.it, in Italia, una delle frodi più recenti e insidiose coinvolge i pagamenti attraverso QR code. La strategia criminale si basa su falsi verbali di contravvenzione piazzati sui parabrezza delle auto, accompagnati da un QR code che invita il malcapitato a pagare subito una presunta multa. In luoghi turistici molto affollati, come Taormina, molti residenti e visitatori sono cascati in questa trappola. Il pagamento, che all’apparenza sembra legittimo, nasconde in effetti un duplice rischio, compresa la potenziale esposizione dei dati della carta di credito a gruppi di criminali.
Un’altra variante di questa frode prevede l’applicazione di QR code falsificati su parcometri o dispositivi pubblici, con l’intento di intercettare pagamenti o di installare malware sui telefoni delle vittime. Questo fenomeno, noto come “quishing”, combina i termini QR e phishing, e sfrutta la curiosità o la distrazione degli utenti per colpire.

Come difendersi dal raggiro
È importante osservare attentamente l’aspetto del QR code e il supporto su cui è collocato, secondo la fonte: adesivi sovrapposti, grafica di scarsa qualità o altri elementi sospetti devono destare immediatamente preoccupazione. Dopo la scansione, è consigliabile controllare l’indirizzo web a cui si viene reindirizzati: domini strani, poco chiari o privi di un collegamento sicuro (https) sono segnali di allerta. In ogni caso, è bene non inserire mai informazioni personali o dati bancari su siti aperti tramite QR code sospetti, preferendo sempre i canali ufficiali.
La crescita di frodi digitali come questa evidenzia quanto sia cruciale unire il progresso tecnologico con una maggiore consapevolezza degli utenti. Educare il pubblico sui rischi del quishing e adottare buone pratiche di data security può essere fondamentale per proteggere non solo il proprio denaro, ma anche, e soprattutto, la propria identità digitale.