Ultim’ora, richiamo urgente per questo smartphone | Se lo hai comprato, riportalo indietro: hai speso un sacco di soldi inutilmente

Ragazza triste con smartphone (Depositphotos foto) - www.systemcue.it

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Un richiamo improvviso scuote il mercato: utenti invitati a controllare subito il proprio telefono per questo problema.

Negli ultimi tempi il mercato dei telefoni ha corso come un treno, con modelli sempre più veloci, belli e… costosi. Però, anche i marchi più blasonati possono inciampare. Ogni tanto salta fuori una storia che ricorda a tutti quanto siano importanti i controlli prima che un prodotto arrivi sugli scaffali. Parliamo di oggetti che usiamo dalla mattina alla sera, quindi quando qualcosa va storto, le aziende devono muoversi in fretta.

La fiducia dei clienti è un po’ come un vetro: una volta incrinato, è dura rimetterlo a posto. Basta un difetto, anche piccolo, per far nascere mille dubbi. E non è solo una questione di soldi: se c’è un richiamo ufficiale, la gente si preoccupa, si innervosisce, magari smette pure di usare il prodotto. Per questo chi produce deve essere rapido, trasparente e – diciamolo – anche un po’ umile quando ammette un errore.

La competizione tra marchi oggi è feroce. C’è sempre qualcuno pronto a lanciare il nuovo modello “definitivo” prima degli altri, e questo ritmo forsennato qualche volta fa saltare qualche passaggio nei controlli di qualità. E lì nascono i guai. Un problema scoperto dopo la vendita può voler dire sostituzioni di massa o riparazioni a carico dell’azienda, con tutto quello che comporta in termini di costi e malumori.

Quando un prodotto non rispetta gli standard, i problemi ricadono su tutti. Chi lo ha comprato deve perdere tempo per sistemare la cosa, e chi lo ha venduto deve tirare fuori un piano di emergenza: ritiri, sostituzioni, rimborsi… tutto mentre cerca di salvare la faccia. In queste situazioni, parlare chiaro è fondamentale. Dire subito cosa fare e come farlo può evitare che il problema si trasformi in una crisi di fiducia.

Segnalazioni e verifiche prima dell’annuncio

Il 21 luglio scorso un gigante della tecnologia ha diffuso un comunicato non proprio rassicurante: alcuni modelli di smartphone sarebbero stati ritirati dal mercato. Come riporta cellulari.it, la decisione è arrivata dopo parecchie segnalazioni e controlli interni che hanno messo in luce un difetto di fabbrica. Il problema non era da poco, visto che comprometteva addirittura le funzioni base del dispositivo.

Il richiamo riguarda modelli Android, inclusi diversi firmati Sony. La sostituzione si può fare sia nei negozi autorizzati sia online, seguendo le istruzioni fornite dall’azienda. L’idea è di rendere il tutto il più semplice possibile, così che chi ha il telefono difettoso non debba spendere un euro e possa ricevere un modello funzionante nel minor tempo possibile.

Smartphone in carica (Pixabay foto) - www.systemcue.it
Smartphone in carica (Pixabay foto) – www.systemcue.it

Il modello sotto accusa e cosa fare se lo possiedi

Il caso più serio coinvolge il Sony Xperia 1 VII, tolto dal mercato per via di un difetto alla scheda madre. In pratica, la batteria si scaricava in fretta, rendendo il telefono quasi inutilizzabile. Il programma di sostituzione, attivo fino al 31 agosto, parte dal numero IMEI: lo si trova nelle impostazioni, sulla scatola o nel libretto di istruzioni.

Se il tuo modello rientra tra quelli difettosi, puoi chiamare il numero dedicato sul sito Sony o andare direttamente nel negozio dove lo hai preso. Prima, però, fai un backup di tutto e cancella i dati personali dal telefono. L’azienda ha messo in piedi questo piano proprio per ridurre i disagi e cercare di riconquistare la fiducia dei clienti che, comprensibilmente, potrebbero essere un po’ scottati dalla vicenda.