Tu cammini e loro ti derubano | La nuova truffa dell’estate la fanno all’aria aperta: si avvicinano alla tasca e sei fregato

Ladro in azione (Depositphotos foto) - www.systemcue.it

Ladro in azione (Depositphotos foto) - www.systemcue.it

Una truffa silenziosa e insospettabile: tra la folla distratta, basta un attimo per ritrovarsi derubati senza nemmeno accorgersene.

In estate succede sempre la stessa cosa: spiagge, stazioni, mercatini e piazze si riempiono di gente. Gente che va, viene, si ferma, scatta una foto. In mezzo a tutto questo via vai, c’è chi approfitta della confusione per mettere in atto strategie piuttosto ingegnose. E no, non parliamo del classico borseggiatore con le mani veloci: qui il gioco è molto più sottile.

Pensaci: ormai nessuno si porta più dietro il contante. C’è chi paga col telefono, chi con l’orologio, chi con la carta che basta solo avvicinarla. Tutto più comodo, certo, ma anche più esposto a rischi. Perché se la tecnologia fa miracoli per chi compra, lo stesso vale per chi ha intenzioni… diciamo, meno nobili.

Al giorno d’oggi i furti non si fanno più con i coltelli, ma con un click (o meglio, un bip). Bastano pochi centimetri e la giusta attrezzatura per far sparire soldi senza che il proprietario si accorga di nulla. È un trucco che non lascia tracce, almeno all’apparenza, e che spesso si consuma in pieno giorno, tra una folla distratta e rumorosa.

Il bello (anzi, il brutto) è che sembra tutto normale. Nessuno ti urta, nessuno ti distrae, nessuno ti parla. Semplicemente, qualcuno passa accanto a te e in meno di un secondo… zac, qualcosa è successo. Ma cosa, esattamente? E come ci riescono?

I dettagli che non ti aspetti

Ecco, qui entriamo nel vivo, come riporta anche Diritto-Lavoro.com. Quello che sta succedendo negli ultimi anni è l’emergere di una nuova forma di borseggio digitale, che usa piccoli POS portatili, gli stessi usati nei negozi. Solo che stavolta, invece di pagare tu, sei tu a venire “pagato”… ma al contrario. In pratica, chi ha un lettore NFC può avvicinarlo a una tasca o una borsa e tentare una microtransazione su una carta contactless.

Su internet ne girano parecchi di questi video, dove si vedono “ladri 2.0” passare tra la folla e sfilare soldi così, in pochi istanti. A Sorrento una donna è stata fermata con un POS nello zaino dopo un furto. Pare fosse già coinvolta in un altro episodio a Roma, dove una turista sarebbe stata truffata per 9.000 euro. Però—attenzione—le autorità stanno ancora verificando tutto. Ma come fanno a rubare soldi?

POS e truffa (Pixabay foto) - www.systemcue.it
POS e truffa (Pixabay foto) – www.systemcue.it

Come funziona davvero

Per riuscire nel colpo, serve che la carta sia davvero vicina al lettore. La tecnologia NFC ha una portata piccolissima, parliamo di pochi centimetri. E anche se è vero che fino a 50 euro si può pagare senza PIN, le transazioni multiple cominciano a destare sospetti. Inoltre, per attivare un POS, serve registrarsi con documenti veri, il che rende la vita più complicata a chi vuole restare anonimo.

E poi ci sono i cellulari: anche quelli con NFC, ma protetti da impronte, PIN, riconoscimenti facciali e altri sistemi di sicurezza. Il rischio maggiore arriva se ti rubano la carta fisicamente e iniziano a fare piccole spese qua e là, sperando che tu non te ne accorga subito. Ma fortunatamente molte banche oggi inviano notifiche in tempo reale, e appena c’è un movimento strano puoi bloccare tutto.