Truffe, finalmente è arrivata la svolta | Se fai così le Banche ti restituiscono tutti i soldi che hai perso: bastano due minuti

Nel mondo iperconnesso in cui viviamo, molte delle azioni che compiamo ogni giorno sono ormai automatizzate.

In pochi secondi effettuiamo pagamenti, consultiamo il saldo o ritiriamo contanti senza più riflettere troppo su ciò che stiamo facendo. La comodità ha reso tutto più fluido, ma ha anche abbassato il nostro livello di attenzione.

Basta una piccola distrazione, un gesto impulsivo o una situazione fuori dalla routine perché si apra una falla nel sistema. E quando accade, ci si accorge di quanto la sicurezza digitale e la protezione delle nostre informazioni non siano affatto scontate. La consapevolezza, in questi casi, è l’unico vero alleato.

Fortunatamente, accanto a un panorama ricco di insidie, esistono anche strumenti precisi e tutele molto più efficaci di quanto si pensi. Solo che, spesso, non ce ne parla nessuno, oppure non sappiamo nemmeno da dove cominciare per attivarli. Eppure, bastano davvero pochi minuti per capire come intervenire.

Non sempre, infatti, la perdita di denaro è definitiva. In alcune circostanze ben precise, è possibile recuperare tutto ciò che si è perso — a patto di sapere come comportarsi e quali passaggi attivare nell’immediato.

Una procedura semplice, ma decisiva

Come spiegato nel portale MuseumService.it, in caso di operazioni fraudolente compiute tramite bancomat o carte collegate a conti bancari, l’utente ha il diritto di ottenere il rimborso completo delle somme sottratte. La normativa di riferimento — il D.lgs. 11/2010 che recepisce la Direttiva Europea PSD2 — prevede infatti che tutte le operazioni non autorizzate debbano essere rimborsate dalla banca, salvo prova di colpa grave o dolo da parte del cliente.

È quindi fondamentale agire con tempestività: la prima cosa da fare è bloccare immediatamente la carta o l’accesso all’home banking. Dopodiché, è necessario presentare un reclamo formale alla banca e una denuncia dettagliata alle autorità, preferibilmente con l’assistenza di un’associazione dei consumatori. Questo per evitare errori nella compilazione o omissioni che potrebbero compromettere l’esito della richiesta.

Uomo al cellulare
il modo infallibile per aggirare tutte le truffe, eccolo (Freepik Foto) – www.systemscue.it

Perché serve agire subito (e bene)

Il sito sottolinea che è molto importante non agire da soli nelle prime fasi: presentare la denuncia o scrivere alla banca senza un adeguato supporto può portare a errori strategici. Meglio farsi assistere da chi conosce la materia, come le associazioni specializzate. Tra i dettagli da non trascurare: conservare ogni SMS, screenshot, notifica o estratto conto sospetto. Queste prove possono risultare decisive per ottenere il rimborso.

Se la banca non dovesse rispondere in modo positivo, il passo successivo è rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Si tratta di un organismo indipendente, gratuito e molto più veloce della giustizia ordinaria. Secondo MuseumService, in molti casi l’ABF ha riconosciuto il rimborso completo proprio perché le banche non erano in grado di dimostrare una responsabilità diretta del cliente.