TARI, il Governo ha firmato | Subito in vigore il provvedimento tanto atteso: attivo lo sconto del 25%

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Attivo finalmente lo sconto (Canva) - systemscue.it

La decisione del governo, non tarderà ad arrivare. Ma spera solo di poter godere dello sconto messo a disposizione delle famiglie.

Possedere un bene, comporta non solo diritti, ma anche responsabilità verso la collettività. E fra queste, vi è la tassa di possesso, un contributo obbligatorio dovuto allo Stato per il semplice fatto di detenere appunto un determinato bene.

Un’imposta che ha una funzione essenzialmente economica e sociale, servendo a finanziare servizi pubblici, infrastrutture, e la gestione del territorio. Garantendo, perciò, che chi beneficia della proprietà, contribuisca al mantenimento della comunità.

Inoltre, la tassa di possesso è un mezzo di equità fiscale. E chi possiede beni di valore, partecipa proporzionalmente alle spese comuni, evitando che l’onere ricada esclusivamente sui cittadini senza proprietà, o con minori mezzi economici.

Insomma, pagare questa tassa è un obbligo legale e civico; ma anche un modo per sostenere il funzionamento dello Stato, e la collettività. Contribuire regolarmente, permette di godere dei servizi pubblici in maniera più efficace, e di evitare sanzioni legali, per chi non rispetta l’obbligo.

Un sostegno per le famiglie italiane

Per il 2026, l’ARERA ha annunciato un intervento mirato a ridurre il peso della tassa sui rifiuti solidi urbani (TARI), proprio per le famiglie più vulnerabili. Una misura, questa, con la quale si punta a semplificare l’accesso agli sgravi, rendendo automatico l’applicazione dello sconto direttamente in bolletta. La TARI, istituita dalla Legge 27 dicembre 2013 n. 147, copre i costi di raccolta, smaltimento e trattamento dei rifiuti, e si applica a chi detiene locali o aree produttive di rifiuti urbani; inclusi immobili residenziali, e attività commerciali.

Il bonus rifiuti 2026, nello specifico, è rivolto principalmente a famiglie con ISEE inferiore a 9.530 euro, e a nuclei numerosi, con almeno quattro figli a carico, e un ISEE fino a 20 mila euro. L’erogazione sarà automatica, grazie all’incrocio dei dati ISEE con un sistema digitale, che coinvolge INPS, Acquirente Unico, ANCI-SGATE, CSEA, e gestori del servizio rifiuti. Garantendo, in altre parole, trasparenza e facilità nella gestione del beneficio.

La decisione del fisco, arriverà presto
Ricalcolo del fisco (Canva) – systemscue.it

Modalità e tempistiche

Nonostante le prime notizie abbiano fatto pensare a uno sconto immediato, resta comunque da chiedersi come farà chi ha già pagato la TARI, in un’unica soluzione. Lo slittamento al 2026, è dovuto al calcolo della TARI basato sui dati ISEE dell’anno precedente: e in questo modo, le famiglie riceveranno il beneficio solo a partire dal prossimo anno, evitando complicazioni nei pagamenti già effettuati.

Secondo il sito ilrichiamodellaforesta.it, circa 4 milioni di nuclei familiari, beneficeranno di un risparmio stimato fra 50 e 150 euro annui, variabile in base all’area geografica. L’iniziativa rafforza la rete dei bonus sociali già attivi per elettricità, gas e acqua, riducendo quindi le disparità territoriali, e sostenendo concretamente chi si trova in seria difficoltà economica.