Attività di stand activation co-progettata insieme a Fabrick durante il Salone dei Pagamenti 2024 (BrainArto foto)
Quando il marketing esperienziale incontra l’arte e la tecnologia.
In un contesto fieristico sempre più competitivo, dove l’attenzione del pubblico è una risorsa preziosa, la stand activation si afferma come una delle strategie più efficaci per distinguersi. Non si tratta soltanto di allestire uno spazio esteticamente curato, ma di creare un ambiente immersivo, interattivo e memorabile, in cui il visitatore diventa protagonista di un’esperienza sensoriale e narrativa capace di riflettere i valori del brand.
La stand activation rappresenta infatti la declinazione più concreta del marketing esperienziale in fiera: un insieme di attività progettate per stimolare emozioni, favorire l’interazione e generare connessioni autentiche tra pubblico e azienda. Installazioni multisensoriali, demo di prodotto esperienziali, percorsi gamificati, ambientazioni immersive e performance live sono solo alcune delle modalità attraverso cui le imprese danno vita a esperienze coinvolgenti e personalizzate. Il risultato è un nuovo modo di comunicare, dove l’engagement sostituisce la semplice esposizione e la relazione si costruisce attraverso l’emozione condivisa.
Nel panorama delle stand activation più innovative, BrainArt si distingue per la sua capacità di coniugare tecnologia, neuroscienze e creatività artistica. In questo format, il partecipante indossa un’interfaccia neurale che rileva l’attività cerebrale generata da uno stimolo sensoriale – un suono, una fragranza, un video emozionale o la prova di un prodotto – trasformandola in tempo reale in un’opera d’arte digitale unica. Ogni colore, forma e movimento è il riflesso delle emozioni vissute in quel momento, rendendo l’esperienza personale e irripetibile.
Sperimentata in contesti come Cosmoprof 2025 con RICA Haircare, il Salone del Risparmio con Banca Widiba o Ecomondo con Reboot e Garc, l’attività firmata BrainArt ha dimostrato di saper unire coinvolgimento emotivo, personalizzazione e valore strategico per il brand. L’opera generata diventa infatti un ricordo tangibile e condivisibile, un contenuto visivo capace di estendere la comunicazione dell’azienda anche oltre lo spazio della fiera.
Integrare un progetto di stand activation all’interno di una strategia di marketing esperienziale permette di potenziare l’interazione con il pubblico, rafforzare la memorabilità del brand e generare lead qualificati. Le esperienze sensoriali e interattive, infatti, amplificano l’engagement e consolidano il legame emotivo con il visitatore, favorendo la diffusione del messaggio aziendale attraverso il passaparola e i canali digitali.
In un tempo in cui l’attenzione è la risorsa più scarsa, le aziende che scelgono di “attivare” il proprio stand anziché semplicemente allestirlo costruiscono un vantaggio competitivo duraturo. L’esperienza diventa così il vero strumento di comunicazione: un ponte tra emozione e innovazione, dove il pubblico non solo osserva, ma partecipa e ricorda.