SpellRing, l’anello AI che “legge” le dita e traduce la lingua dei segni in tempo reale

SpellRing, ecco come funziona quest'invenzione (news.cornell.edu) - SystemsCUE
Alcuni ricercatori hanno realizzato un anello AI capace di leggere le dita e tradurre la lingua dei segni: ecco come funziona
L’intelligenza artificiale continua a fare passi da gigante per quanto riguarda le implementazioni con la scienza e la tecnologia. Diversi team di scienziati hanno pensato di sviluppare delle invenzioni che potrebbero migliorare la salute dei pazienti in diverse circostanze.
Ora sembra che un gruppo di esperti della Cornell University abbia sviluppato un dispositivo chiamato SpellRing capace di tradurre la lingua dei segni in tempo reale. Come si può facilmente intuire, questo dispositivo potrebbe portare tantissimi vantaggi a chi ne fa uso.
Ma come funziona SpellRing? Quali sono le caratteristiche di un dispositivo speciale sotto diversi punti di vista? In che modo l’IA potrebbe essere la soluzione in questi casi?
Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito, cercando di comprendere come funziona e come è stato sviluppato SpellRing.
SpellRing, ecco come funziona
Un team di ricerca della Cornell University ha sviluppato SpellRing, un anello dotato di intelligenza artificiale e tecnologia micro-sonar in grado di monitorare in tempo reale lo spelling manuale della lingua dei segni americana (ASL). Tale strumento può essere usato per scrivere testo in dispositivi di ultima generazione come smartphone e computer. Si tratterebbe di una rivoluzione per la comunità sorda americana.
Perché? Finora tanti dispositivi che avevano uno scopo simile sono caduti in disuso perché scomodi o poco pratici. SpellRing invece, è un singolo anello da pollice dotato di microfono e altoparlante che inviano e ricevono onde sonore per tracciare il movimento delle dita, mentre un giroscopio rileva il movimento della mano. Un algoritmo di deep learning elabora i dati e riconosce le lettere dello spelling ASL con un’accuratezza tra l’82% e il 92%, a seconda della difficoltà delle parole.

I risvolti per il futuro
I risvolti per il futuro con questa tecnologia potrebbero essere davvero tanti. Potrebbero essere usati da coloro che parlano la lingua dei segni e da chi vorrebbe impararla, così da permettere una comunicazione più veloce a coloro che hanno difficoltà uditive. Un primo studio poi, ha dato risultati positivi.
In futuro si pensa che questo strumento possa essere utilizzato non solo per la lingua dei segni americana ma per tante altre lingue in tutto il mondo. Inoltre, il team prevede di integrare il micro-sonar in occhiali smart per rilevare anche movimenti del corpo superiore ed espressioni facciali, essenziali per una traduzione completa dell’ASL.