Smartphone, privacy negata | Questa funzione ti spia ogni secondo: disattivala subito se vuoi che almeno in bagno non ci sia nessuno con te

Smartphone spia (Canva foto) - www.systemscue.it
Il tuo dispositivo ti osserva più di quanto immagini: la funzione invisibile che registra tutto, utenti a rischio.
Potrebbe sembrare una teoria complottista, una di quelle storie che circolano tra i più sospettosi utilizzatori di tecnologia, ma in realtà si tratta di una condizione quotidiana, sottovalutata e soprattutto concessa. Ogni smartphone, anche il più sicuro, contiene impostazioni che possono minacciare direttamente la privacy dell’utente, e spesso queste opzioni sono attive di default.
Siamo talmente abituati alla presenza costante del nostro telefono da dimenticare quanto questo strumento sia in grado di raccogliere dati, registrare attività e perfino dedurre abitudini private con estrema precisione. Quello che un tempo richiedeva software spia o dispositivi nascosti, oggi è integrato nei sistemi operativi e accessibile grazie alle nostre autorizzazioni.
La percezione della sicurezza digitale è spesso falsata. Non basta evitare app sconosciute o non cliccare su link sospetti. In moltissimi casi, siamo proprio noi a permettere un accesso illimitato a informazioni personali sensibili, senza saperlo e senza comprenderne le reali conseguenze. Il controllo non viene perso, ma ceduto.
Non si tratta sempre di malintenzionati o cybercriminali. A volte, sono le stesse funzioni native del sistema a garantire un monitoraggio continuo, autorizzato con una semplice spunta o un tap. Basta un attimo di disattenzione per trasformare un alleato digitale in un osservatore silenzioso.
La funzione da disattivare subito
Come spiega Mistergadget, uno dei rischi più sottovalutati riguarda una serie di impostazioni di tracciamento integrate negli iPhone. La prima riguarda la Trasparenza del Tracciamento delle App, una funzione che – se non attivata – permette alle app di seguirci senza chiedere il permesso. L’opzione va gestita in Impostazioni > Privacy e Sicurezza > Tracciamento, assicurandosi che sia selezionata la voce che consente alle app di chiedere l’autorizzazione. Senza questo passaggio, la condivisione dei dati avviene automaticamente.
Un secondo controllo fondamentale è legato ai dati condivisi per la pubblicità. Se non si disattiva l’opzione “Condividi analisi iPhone” da Impostazioni > Privacy e Sicurezza > Analisi e miglioramenti, il dispositivo può trasmettere informazioni dettagliate sul nostro comportamento. Infine, pochi sanno che le foto contengono dati sulla posizione in cui sono state scattate. Disattivare questa informazione o eliminarla manualmente dalle immagini è essenziale per evitare di rivelare dove ci troviamo.

La privacy messa a rischio dalle impostazioni predefinite
Sebbene nessuna di queste funzioni rappresenti di per sé uno “spionaggio illegale”, il vero pericolo è la mancanza di consapevolezza. Molti utenti non sanno che il loro telefono registra la posizione, i comportamenti, le abitudini e li condivide con applicazioni di terze parti.
Non c’è nessun microfono nascosto o software segreto: tutto è sotto gli occhi dell’utente, nascosto tra voci di menu complesse o voci tecniche. Disattivare queste opzioni è possibile, ma solo se si conoscono e si riconoscono. Per questo, il primo passo verso la privacy non è disinstallare un’app, ma entrare nelle impostazioni e scegliere consapevolmente cosa il telefono può o non può sapere di noi.