Se hai un iPhone sei finito | Sei nella morsa dei truffatori: lanciato allarme a livello mondiale

Meglio non avere un iPhone (Canva) - systemscue.it
La maggior parte delle persone che possiedono un iPhone, all’attuale, son purtroppo in pericolo. Quindi, scopri come salvarti.
In un’epoca in cui la nostra vita passa per lo smartphone, è allo stesso tempo naturale preoccuparsi della propria privacy. E avere il sospetto che qualcuno stia spiando il nostro telefono, può generare ansia e insicurezza, sebbene (fortunatamente) esistano segnali che possono aiutarci a capirlo.
Uno dei primi indizi è un consumo anomalo della batteria, o un surriscaldamento del dispositivo, anche quando non è in uso. Invero, siffatti comportamenti potrebbero indicare che son attivi in background, dei software sospetti, o app-spia.
Altri campanelli d’allarme, includono la comparsa di rumori strani, durante le chiamate; notifiche insolite; rallentamenti improvvisi del sistema; o l’invio automatico di messaggi non autorizzati.
Infine, per avere una maggior sicurezza, è utile controllare le autorizzazioni delle app; aggiornando spesso il sistema operativo; e installando un antivirus affidabile. Dal momento che, proteggere la propria privacy digitale è oggi indispensabile, quanto quella reale.
Allarme dell’FBI: messaggi da eliminare subito
L’FBI ha lanciato un avvertimento urgente, rivolto a ben 150 milioni di utenti: rivolto, nello specifico, ad alcuni messaggi ricevuti sullo smartphone, i quali vanno cancellati immediatamente. Trattandosi, appunto, di un’azione preventiva, contro una nuova ondata di attacchi informatici, effettuati su larga scala. Il cui rischio è difatti concreto, e riguarda la sicurezza digitale di milioni di persone, minacciate proprio da truffe sempre più sofisticate, e difficili da riconoscere.
I messaggi incriminati, fanno leva sul senso di urgenza, comunicando presunte multe, bollette non pagate, o infrazioni stradali. Includendo spesso un link su cui cliccare per “regolarizzare” la situazione in questione. Un clic attivante la truffa, e dopo il quale, i dati personali o bancari dell’utente, vengono rubati. O mediante cui si avvia un pagamento fraudolento. Tattiche che, secondo l’FBI, riguardano una strategia psicologica ben collaudata.

Obbligo di eliminazione e segnalazione
Il consiglio è chiaro: ovvero, non cliccare, non rispondere, e non cancellare subito questi messaggi. Poiché quando possibile, è importante segnalarli alle autorità competenti, o ai provider di servizi. Solo agendo tempestivamente, infatti, si può contribuire a contenere la minaccia. Non a caso, money.it sottolinea che l’invito dell’FBI riguarda, in particolare, gli utenti iPhone, sebbene il pericolo si estenda poi a tutti.
Le indagini in merito, comunque, puntano il dito verso gruppi hacker di origine cinese, capaci di mascherare i propri attacchi utilizzando numeri telefonici internazionali, e infrastrutture di phishing “as-a-service”. Gli stessi che, secondo gli esperti di Check Point, farebbero parte di reti organizzate e molto attive, sui forum criminali del dark web.