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Roma Caput Maker: dalla robotica scolastica all’AI open source, Roma si conferma capitale dell’innovazione europea

L’urbe millenaria e l’urbe digitale: due facce della stessa medaglia
Quando l’innovazione incontra la creatività nel cuore della Capitale

Un modello di eccellenza italiana

Maker Faire Rome, The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e curata da Innova Camera con il sostegno di Roma Capitale, rappresenta una manifestazione unica nel panorama nazionale dell’innovazione.

Con tredici edizioni alle spalle, Roma non si limita più a ospitare l’innovazione: oggi ne è diventata la piattaforma permanente. Formazione, impresa e ricerca qui non si limitano a convivere ma collaborano attivamente per raggiungere lo stesso traguardo. Costruire il futuro. E il modello funziona, un esempio da cui altri territori potrebbero trarre ispirazione.

Foto: Carlo Denza

Roma, capitale della creatività tecnologica

Dal 17 al 19 ottobre 2025, il Gazometro Ostiense ha ospitato la tredicesima edizione della Maker Faire Rome, trasformando dodici ettari di archeologia industriale in un grande laboratorio a cielo aperto. Tre giorni intensi con numeri impressionanti: oltre 45.000 presenze, di cui 13.000 studenti, hanno visitato più di 380 stand, tra makers, scuole, startup e centri di ricerca che hanno mostrato le tecnologie destinate a plasmare il nostro immediato futuro.

Maker Faire Rome rimane il più grande evento europeo dedicato alla cultura digitale e all’innovazione aperta. Qui formazione, sperimentazione e impresa si mescolano, e i giovani, sempre più spesso, da spettatori diventano veri protagonisti. La novità di quest’anno è stata la Call for Schools 2025: centinaia di studenti tra i 14 e i 18 anni hanno presentato progetti di robotica, sostenibilità e intelligenza artificiale che poco avevano da invidiare a startup già affermate.

Tre macroaree tematiche

L’evento si è sviluppato su tre macroaree: Creativity (stampa 3D, arte digitale, musica, artigianato innovativo, gaming e robotica), Discovery (mobilità sostenibile, scienze applicate e progetti educativi con demo dal vivo), Innovation (manifattura digitale, IoT, intelligenza artificiale, economia circolare, agritech, e-sports, big data e aerospazio).

Tra i big presenti: ESA, ENI, STMicroelectronics, Esercito Italiano e Polizia di Stato. Suggestiva l’installazione Fusion Bloom di ENI, che ha accompagnato i visitatori in un viaggio virtuale sulla fusione a confinamento magnetico, una delle vie più promettenti verso l’energia pulita. L’Esercito ha presentato i droni del 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica, il “cane robot” del 7° Reggimento Difesa NBC e il blindato VTLM “Lince” della Brigata Granatieri di Sardegna. ENEA ha portato l’impianto Calliope, che sfrutta radiazioni gamma per sanificare cibo e beni culturali, oltre a progetti su acquaponica e stampa 3D di leghe metalliche. Intesa Sanpaolo Innovation Center ha mostrato il proprio laboratorio robotico per l’assistenza a persone fragili.

Foto: Carlo Denza

Call for Schools: i giovani protagonisti

La Call for Schools, realizzata insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha coinvolto oltre 120 istituti scolastici da tutta Italia. Licei, istituti tecnici e professionali. I ragazzi hanno presentato lavori nati nei laboratori scolastici: domotica sostenibile, droni educativi, software per comunicazione inclusiva, sistemi di risparmio energetico e piattaforme per didattica interattiva.

MakeITcircular: l’economia circolare premia l’innovazione

Momento clou: la premiazione del contest MakeITcircular allo Spazio Civico 30. Il primo premio (3.000 euro) è andato a MIKTÒS di CDC Studio, che converte scarti tessili misti in un polimero termoplastico completamente riciclato. Si tratta del primo composto al mondo ottenuto interamente da rifiuti tessili misti, in grado di rimpiazzare plastiche tradizionali in svariate applicazioni industriali.

Foto: Carlo Denza

I radioamatori: i primi maker della storia

Un brivido nostalgico ha catturato le scolaresche che sfilavano in una delle sezioni più interessanti, quella dei radioamatori. I primi makers, i veri pionieri dell’autocostruzione. Con i loro tasti verticali e il loro linguaggio “binario” formato da punti e linee. Quando la tecnologia era prevalentemente analogica, questi sperimentatori costruivano stazioni radio, progettavano antenne, comunicavano via satellite e i più audaci perfino verso le stelle, con gli astronauti sulla ISS.

RISC-V: l’architettura aperta che democratizza i processori

Tra le tech emergenti, ha suscitato interesse RISC-V: un’architettura di processori completamente open source. “Niente licenze costose: qui tutto è aperto e accessibile. L’analogia è immediata, la stessa filosofia che negli anni 90 ha reso Linux una forza dirompente nel software sta ora investendo l’hardware.

Foto: Carlo Denza

Un melting pot tecnologico

Maker Faire Rome 2025 è molto più di una fiera tech. È il luogo in cui generazioni diverse si incontrano e confrontano le proprie visioni. Imprese, startup, università, scuole e maker indipendenti collaborano e si contaminano in un melting pot tecnologico dal linguaggio condiviso: quello dell’innovazione

Ma c’è un rovescio della medaglia. Le tecnologie presentate: RISC-V, droni autonomi, IoT, AI, sollevano questioni serie di sicurezza informatica. La moltiplicazione dei device connessi e l’adozione di architetture open richiedono nuovi approcci alla cybersecurity: proteggere dispositivi, reti intelligenti e infrastrutture critiche diventerà sempre più urgente. Non a caso il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica era presente alla fiera, segno che l’attenzione su questi temi sta crescendo.

Per finire

Roma non è più solo Caput Mundi. Oggi è anche Caput Maker: il posto dove innovazione e tradizione si parlano, e il futuro prende forma un progetto alla volta.

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Carlo Denza