Rimborso spese senza Dichiarazione dei Redditi | La Cassazione vicina ai cittadini: basta una domandina ed arrivano tutti

Modello 730 ritardo

Modello 730, ecco cosa succede a chi lo consegna in ritardo (Canva) - SystemsCUE

Ora è possibile ottenere il rimborso spese anche se non è compilata la Dichiarazione dei Redditi in tempo: cosa sapere

Compilare e presentare la Dichiarazione dei Redditi è un passaggio fondamentale per ogni contribuente italiano. Questo documento consente di dichiarare i propri redditi annuali, calcolare correttamente le imposte dovute e, quando spettante, ottenere eventuali rimborsi fiscali.

Tuttavia, non sempre le cose vanno come previsto: scadenze che sfuggono, documenti che mancano o semplici dimenticanze possono portare a non rispettare i termini stabiliti. La vita frenetica odierna, tra impegni di lavoro e attività personali, potrebbe giocare qualche brutto scherzo.

In passato, chi non consegnava la Dichiarazione dei Redditi entro i limiti previsti dalla legge rischiava di perdere qualsiasi diritto a un eventuale rimborso delle imposte. Un errore, quindi, poteva tradursi in una perdita economica importante per il contribuente, senza possibilità di recupero. Ma ora qualcosa sembra essere cambiato.

La Corte di Cassazione ha ribaltato tutto e dato una nuova speranza anche per coloro che potrebbero aver omesso la Dichiarazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Dichiarazione dei Redditi, cosa cambia ora?

Secondo recenti sviluppi, la Corte di Cassazione si sarebbe espressa in modo favorevole ai cittadini. La notizia sta facendo discutere perché potrebbe introdurre un’importante novità: ottenere il rimborso delle spese anche quando la Dichiarazione viene presentata in ritardo. Come spiegato dal portale diritto-lavoro.com, un tempo chi non presentava la Dichiarazione dei Redditi in tempo non poteva ottenere alcun rimborso.

La normativa era chiara: superata la scadenza, il credito spettante andava perso, indipendentemente dall’importo e dalla situazione del contribuente. Oggi, però, le cose sono cambiate. Secondo gli ultimi aggiornamenti, anche chi presenta la Dichiarazione oltre i 90 giorni dal termine potrebbe vedersi riconosciuto il credito maturato. È però fondamentale rispettare alcune condizioni precise per non incorrere in ulteriori problemi e assicurarsi che la richiesta venga accolta dall’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione redditi
Modello 730, come ottenere il rimborso (Canva) – SystemsCUE

La decisione della Cassazione

In base all’interpretazione storica dell’Agenzia delle Entrate, non era sufficiente indicare il credito nella dichiarazione tardiva. Era obbligatorio presentare una specifica istanza di rimborso, prevista dall’articolo 38 del DPR 602/1973. Un iter separato che si traduceva in un aggravio burocratico e nel rischio concreto di perdere le somme spettanti.

L’approccio è cambiato grazie all’Ordinanza n.18715 del 9 luglio della Corte di Cassazione. Ora, anche in caso di dichiarazione omessa o tardiva, il diritto al rimborso può essere riconosciuto senza un’ulteriore domanda separata. Basta che, all’interno della dichiarazione presentata in ritardo, il contribuente richieda espressamente il rimborso. In questo modo, lo stesso documento assume valore di istanza ufficiale, semplificando notevolmente la procedura.