Rimborsi 730, quest’anno mettiti l’anima in pace | Non ti arriverà nemmeno un centesimo: l’Agenzia delle Entrate si sta tenendo tutto

No modello 730 (Depositphotos foto) - www.systemscue.it
Per il 2025 i rimborsi solitamente erogati dopo la dichiarazione 730 non andranno assegnati. Ecco il motivo vero.
La dichiarazione 730 è uno degli strumenti fiscali più utilizzati in Italia, destinato principalmente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Si tratta di un modello semplificato che permette di dichiarare i propri redditi annuali e di calcolare le imposte dovute o i rimborsi spettanti in modo veloce.
Una delle principali caratteristiche del 730 è che, grazie all’intervento del sostituto d’imposta, eventuali rimborsi o trattenute vengono effettuati direttamente in busta paga o nella pensione, senza dover attendere lunghi tempi di rimborso. La presentazione del modello 730 offre anche l’opportunità di inserire spese deducibili e detraibili, come quelle mediche, scolastiche, per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, che consentono di ridurre l’importo delle imposte da versare.
Negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto il 730 precompilato, disponibile online, in cui molti dati sono già inseriti, facilitando ulteriormente il contribuente. Tuttavia, è sempre consigliato controllare e integrare le informazioni mancanti, per evitare errori e possibili sanzioni.
In conclusione, il modello 730 rappresenta un alleato prezioso per gestire correttamente i propri obblighi fiscali, permettendo al tempo stesso di ottenere vantaggi economici quando si hanno spese detraibili. Essere informati sulle scadenze e sulle novità fiscali è fondamentale per sfruttare al meglio questa dichiarazione e mantenere in ordine la propria situazione con il fisco.
L’importanza del CAF
Un altro aspetto importante del modello 730 riguarda la possibilità di ricevere assistenza da parte di CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o professionisti abilitati, che aiutano i contribuenti nella compilazione e nell’invio del documento.
Questo servizio è particolarmente utile per chi ha situazioni fiscali più complesse o non ha dimestichezza con le procedure online. Inoltre, attraverso il 730 è possibile destinare una parte delle proprie imposte, tramite l’8×1000, il 5×1000 e il 2×1000, a enti religiosi, associazioni benefiche o partiti politici, contribuendo così a cause sociali di interesse pubblico.

Nienete rimborsi
Come riportato su gazzettinodelbonus.com, il rimborso del modello 730 di agosto 2025 non spetta a tutti i contribuenti, in quanto dipende sia dalla data di presentazione della dichiarazione sia dalla categoria di appartenenza (lavoratore dipendente o pensionato). Chi ha inviato il 730 entro metà giugno riceverà il rimborso nei tempi previsti, mentre chi ha effettuato l’invio tra luglio e agosto dovrà attendere i mesi successivi. Inoltre, chi presenta il modello dopo il 30 settembre 2025 non riceverà alcun accredito nel corso dell’anno e potrà recuperare i crediti solo a partire dal 2026.
Per verificare lo stato del rimborso, i contribuenti possono accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate tramite SPID, CIE o CNS, controllando nella sezione “Consultazioni” la situazione della propria dichiarazione. I pensionati possono monitorare il cedolino sul sito INPS, mentre i lavoratori dipendenti devono controllare la busta paga.