Questa estate non ti lasciano in pace nemmeno a casa | Arriva una sassata tremenda se accendi il condizionatore: devi soffrire il caldo africano

Bolletta troppo cara (Canva) - systemscue.it
Una delle bollette che ti arriverà, sicuramente, quest’estate, ti farà venir voglia di morire letteralmente di caldo.
Chi possiede un climatizzatore, lo sa bene: durante il funzionamento, l’unità interna produce una quantità sorprendente di acqua, la quale vien solitamente raccolta o drenata all’esterno. Ma la domanda è un’altra: ovvero, da dove proviene tutta questa umidità?
Il fenomeno, nello specifico, è proprio del tutto naturale, e dipende dal principio di funzionamento del climatizzatore. Infatti, quando l’aria calda e umida dell’ambiente, entra in contatto con le parti fredde dell’unità interna, si verifica una sorta di condensazione: per cui, poi, il vapore acqueo si trasforma quindi in acqua.
Una reazione, questa, simile a ciò che accade quando si toglie una bottiglia fredda dal frigorifero: in cui l’umidità dell’aria si deposita sulla superficie, creando perciò, tutte le goccioline che vediamo. E allo stesso modo, il climatizzatore “estrae” l’umidità dall’aria, così poi da rinfrescarla.
Pertanto, l’acqua raccolta non è un difetto, ma un segno che il sistema sta funzionando correttamente. In alcuni casi, può addirittura esser riutilizzata per usi domestici non potabili, come irrigare le piante.
Climatizzatori sempre più indispensabili
Negli ultimi anni, le estati torride hanno spinto moltissime persone ad acquistare un condizionatore, per migliorare la qualità della vita domestica. Eppure, prima di procedere con l’installazione, è fondamentale conoscere alcune regole importanti. Non a caso, secondo quanto riportato da 0t11ot2.it, ignorare le normative vigenti, può comportare sanzioni anche molto elevate.
Uno degli aspetti più rilevanti, riguarda l’installazione: che dev’esser eseguita esclusivamente da professionisti iscritti al “Registro telematico nazionale F-Gas”; nondimeno, questi tecnici devono esser abilitati a maneggiare i gas fluorurati, i quali possono contribuire all’aumento del riscaldamento globale. Dunque, affidarsi a persone non qualificate, può costare caro: tanto che le multe vanno, di conseguenza, da 7 mila a 10 mila euro.

Attenzione anche alla fase di acquisto
Ma il rischio di sanzioni, non coinvolge solo il tecnico installatore, bensì anche il cliente. Difatti è necessario acquistare l’apparecchio da un rivenditore autorizzato, e assicurarsi che l’intervento venga registrato nel portale “F-Gas”, come previsto dalla legge: in caso contrario, le multe possono raggiungere i 3 mila euro. Come anche la mancanza del libretto d’impianto, la quale può appunto causare problemi legali.
Controlli e verifiche, nello specifico, devono esser effettuati da enti comunali o regionali; e per questo, è fondamentale scegliere modelli a norma, installatori certificati, e rivenditori affidabili. Solo così, infatti, si può beneficiare del comfort del condizionatore, senza incorrere in spiacevoli sorprese.