Quando vai al Bancomat attento a questo piccolo particolare | Se lo vedi scappa o perdi tutti i tuoi risparmi

Illustrazione di un bancomat (Canva FOTO) - systemscue.it
Durante il prelievo, bisogna prestare molta attenzione. Se noti qualcosa di strano, meglio avvertire qualcuno e non prelevare.
Il Bancomat è diventato un compagno quotidiano: si entra, si inserisce la carta, si digita il PIN e si esce con il contante in tasca. Semplice, no? In realtà, proprio questa routine può far abbassare la guardia.
Nessuno ci fa caso, paradossalmente ci si sente sicuri perché bisogna svolgere un’operazione di pochi minuti, e nessuno immaginerebbe mai una cosa del genere. I soldi spariscono!
Per esempio, c’è il card trapping, una tecnica in cui la carta viene fisicamente bloccata nello sportello. Chi preleva pensa a un guasto e si allontana, lasciando campo libero al malintenzionato che recupera il tutto.
Per ridurre i rischi, conviene adottare piccole abitudini: controllare sempre che lo sportello non abbia parti sospette o allentate, coprire la tastiera mentre si digita il codice, preferire ATM in zone sicure e ben illuminate, e monitorare con regolarità i movimenti sul conto.
Una situazione particolare
Gli sportelli bancomat fanno ormai parte del paesaggio urbano. Ci si passa davanti tutti i giorni, senza quasi farci caso, finché arriva il momento di usarli. È un gesto che sembra innocuo: inserire la carta, digitare il codice, ritirare il contante. Eppure, proprio questa routine può trasformarsi in un’occasione perfetta per chi, invece, ha intenzioni tutt’altro che buone.
La tecnologia che rende gli ATM così comodi è anche quella che, in mani sbagliate, può essere sfruttata per raggirare chi li utilizza. Ed è qui che entra in gioco una delle truffe più insidiose, capace di agire sotto gli occhi di tutti senza che quasi nessuno se ne accorga. Insomma, è meglio sempre prestare attenzione!

Meglio prestare molta attenzione!
Come riportato da Ecografia Clinica, una di queste tecniche si chiama skimming ed è un sistema studiato per rubare i dati della carta mentre si effettua un’operazione. In pratica, un piccolo apparecchio viene nascosto nella fessura del lettore o vicino alla tastiera, a volte accompagnato da una microcamera o da un pannello falso. Mentre la carta viene passata, il dispositivo ne copia i dati, mentre la telecamera registra il PIN. Con queste informazioni, il truffatore può clonare la carta e usarla per prelevare o fare acquisti a spese dell’ignaro titolare .
Per difendersi, conviene dare sempre un’occhiata allo sportello prima di inserire la carta, verificando che non ci siano parti allentate o componenti dall’aspetto strano. Coprire la tastiera con la mano quando si digita il PIN riduce il rischio che venga intercettato. Piccoli accorgimenti che, presi come abitudine, possono evitare brutte sorprese e trasformare un’operazione quotidiana in un gesto sicuro.