Prelievi Bancomat, occhio al limite o sono guai | Se superi questa cifra arriva la “letterina verde”: il Fisco ti perseguita

Prelievo e pericoli (Depositphotos foto) - www.systemcue.it

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Attenzione ai prelievi in contanti: superata una certa soglia, scatta la segnalazione automatica al Fisco, fai attenzione.

Negli ultimi anni siamo passati, quasi senza accorgercene, a un modo tutto nuovo di usare i soldi. Il contante? Sempre meno in tasca. Adesso tra app, carte e bancomat, sembra che avere banconote nel portafogli sia diventato quasi fuori moda. In realtà però, per tante persone, il contante continua a essere una sicurezza. Un’abitudine difficile da lasciare andare.

Le autorità europee – beh, diciamo pure l’intero sistema bancario – stanno spingendo forte verso un futuro senza contanti. L’idea è rendere tutto più chiaro, tracciabile e soprattutto più difficile da manipolare. Un pagamento digitale lascia una traccia, il contante no. È tutto lì il punto. Però, ecco, non si può ignorare che molti ancora preferiscono pagare alla vecchia maniera.

Magari perché si sentono più liberi, magari per motivi pratici. Fatto sta che prelevare contanti allo sportello resta una pratica quotidiana per tanti. Eppure, anche in questo gesto così comune, si nascondono delle regole che – se ignorate – possono portare a conseguenze spiacevoli. E no, non parliamo solo di commissioni bancarie.

In realtà, il discorso è un po’ più ampio. In alcuni casi, il problema non è tanto il contante in sé, quanto la quantità. Superare certe soglie può accendere dei campanelli d’allarme, anche se chi preleva non ha nulla da nascondere. Quindi sì, sapere dove si trova quel limite può fare tutta la differenza.

Quando il bancomat diventa sorvegliato speciale

In posti come la Spagna, per esempio, hanno preso la questione molto sul serio. Se una persona preleva più di 3.000 euro, la banca è obbligata per legge a segnalare tutto al Fisco. Anche se si tratta solo di una volta. Già a partire da 1.000 euro può partire un controllo interno, solo della banca però. Ma oltre i 3.000… scatta l’alert vero e proprio.

Lo scopo? Facile da immaginare: scovare chi evade le tasse, chi muove soldi in modo poco chiaro o chi cerca di eludere i controlli. In pratica, se ritirano troppo contante, vogliono sapere il perché. L’idea, tra l’altro, si sta diffondendo anche altrove. Ma in Italia, com’è la situazione?

Tastierino del bancomat (Pixabay foto) - www.systemcue.it
Tastierino del bancomat (Pixabay foto) – www.systemcue.it

La situazione in Italia

Come riporta anche Procura.trento.it, nel nostro Paese i prelievi in contanti sono ancora abbastanza liberi. Non c’è un vero e proprio tetto massimo stabilito per legge. Però attenzione, perché le banche hanno comunque un ruolo attivo nel monitorare. Se si prelevano più di 10.000 euro, la banca deve chiedere spiegazioni e attivare i controlli antiriciclaggio.

E non è finita qui. Anche ritiri giornalieri sopra i 1.000 euro o mensili oltre i 5.000 possono far partire una segnalazione all’Agenzia delle Entrate. In quel caso, è proprio da lì che potrebbe partire una verifica e un conseguente controllo. Basta un attimo di disattenzione per ritrovarsi a dover giustificare prelievi del tutto innocenti. Insomma, meglio saperlo prima.