Prelievi Bancomat, è allerta truffa | La Polizia ha pubblicato un video: se trovo questo, non mettere la carta o perdi i soldi

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Una nuova truffa passa dai bancomat. Cosa fare per difenderti ed evitare che ti clonano la carta? La situazione lascia senza parole. (Pixabay Foto) - systemcue.it

Una nuova truffa passa dai bancomat. Cosa fare per difenderti ed evitare che ti clonano la carta? La situazione lascia senza parole.

Le truffe bancomat si sono evolute: oggi non servono più dispositivi fisici per rubare dati. I prelievi non autorizzati avvengono dopo furti digitali. I clienti scoprono movimenti anomali sul conto, troppo tardi per bloccare l’operazione o recuperare l’importo sottratto.

Il furto dei dati dal bancomat può avvenire con sms sospetti della banca. I messaggi sembrano autentici e invitano a cliccare su link per verificare un accesso. In realtà, parliamo di tentativi di phishing che portano a pagine false dove vengono inseriti codici e credenziali bancarie.

La clonazione della carta bancomat può avvenire anche in esercizi commerciali non sicuri. Alcuni truffatori utilizzano POS modificati per catturare i dati durante il pagamento. I movimenti anomali sul conto appaiono giorni dopo.

Bisogna contattare subito la banca, bloccare la carta e presentare denuncia alle autorità. Alcuni istituti rimborsano l’importo sottratto, ma solo se la segnalazione è tempestiva. La vigilanza personale resta il primo strumento di difesa contro le frodi. Ecco l’ultima truffa che circola.

Le truffe ai bancomat

Le truffe bancomat non si limitano più alla manipolazione fisica degli sportelli. Oggi si diffondono tramite tecniche digitali come phishing, smishing e accessi fraudolenti. Gli utenti ricevono sms sospetti dalla banca, con link che portano a pagine false.

I malcapitati inseriscono i dati, i truffatori ottengono accesso al conto e avviano prelievi non autorizzati. Anche la clonazione della carta può avvenire in negozi con POS alterati. I movimenti anomali vengono rilevati solo dopo giorni, quando il danno è già fatto. Un altro caso potrebbe lasciarti senza parole.

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Uso del bancomat (Canva Foto) – systemcue.it

Il caso

In un video pubblicato come post lo scorso 29 settembre sul profilo @tgcom24, si fa riferimento a un uomo arrestato mentre prendeva un apparecchio sospetto da un bancomat. La didascalia riporta: “Il dispositivo, dotato di telecamera e memoria interna, serve a catturare i dati delle bande magnetiche e i codici Pin delle carte di pagamento“. Un lettore per le carte, però, non dovrebbe esserci, dato che la macchina legge la carta al momento dell’utilizzo, ma non dovrebbe salvare i dati su un supporto da portar via.

La didascalia continua: “La successiva perquisizione del suo domicilio ha portato al sequestro di sette microcard, alcune contenenti filmati di prelievi, due carte di credito senza intestatario, una microcamera, uno smartphone e un passaporto intestato a un’altra persona“. La truffa è servita: il malintenzionato installa questo apparecchio e scopre i dati delle carte di credito, pronto per utilizzarle.