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PFTSleep: un modello AI che ottimizza l’analisi del sonno e la diagnosi dei disturbi correlati

Un modello AI potrebbe analizzare i disturbi del sonno e aiutare con una diagnosi precisa: ecco tutti i dettagli da conoscere

Non sono poche le persone nel mondo che soffrono a causa dei disturbi del sonno. D’altronde, coloro che non riescono a riposare bene non riescono a essere attivi nel corso di una giornata. Ecco perché a volte si rivolgono a medici o professionisti in questo campo.

Tuttavia, a volte fare una diagnosi precisa dei disturbi del sonno potrebbe essere davvero difficile. Anche i medici potrebbero avere delle difficoltà. Ecco perché un gruppo di ricercatori del The Mount Sinai Hospital ha cercato di risolvere questo problema.

Come? Sfruttando le incredibili capacità dell’intelligenza artificiale. A quanto pare, è stato creato un modello capace di ottimizzare l’analisi del sonno chiamato PFTSleep. Di conseguenza, tale modello riuscirebbe a offrire anche una diagnosi accurata, a volte addirittura migliore di quella dei medici.

Quali sono i dettagli da conoscere? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito a tale IA per avere un sonno migliore.

PFTSleep, come funziona questo modello IA?

Questo modello d’intelligenza artificiale è stato pensato per studiare grosse quantità di dati, proprio come i principali modelli linguistici come ChatGPT. Ovviamente, il focus del modello è il sonno ed è capace di analizzare l’intera notte di sonno di un paziente, come pubblicato sulla rivista Sleep. Il modello, chiamato Patch Foundational Transformer for Sleep (PFTSleep), elabora segnali fisiologici come onde cerebrali, attività muscolare, frequenza cardiaca e respirazione per classificare le fasi del sonno in modo più efficace rispetto ai metodi tradizionali.

Grazie a tale analisi, si potrebbe ridurre la variabilità nell’analisi del sonno e di supportare futuri strumenti clinici per individuare disturbi del sonno e altri rischi per la salute. PFTSleep è uno strumento affidabile perché è stato addestrato su migliaia di registrazioni e può riconoscere schemi durante tutta la notte e in diversi contesti e popolazioni, offrendo una metodologia più standardizzata e scalabile.

PFTSleep, solo il primo passo per un futuro migliore per il riposo? (DepositPhotos) – SystemsCUE

Soltanto il primo passo per il futuro?

A quanto pare, i risultati e i test di PFTSleep sono davvero convincenti. Ecco perché sembra che tale modello sia solo il primo passo verso un futuro in cui l’IA sarà impiegata per migliorare la qualità del sonno degli esseri umani.

Tuttavia, il gruppo di ricercatori ha anche dichiarato che continuerà a lavorare sul progetto, così da comprendere meglio come affinarlo e ottimizzarlo. Secondo il dottor Girish N. Nadkarni, collaboratore nello studio, questo approccio potrebbe rivoluzionare la ricerca sul sonno, fornendo nuove prospettive sul suo impatto sulla salute generale, senza però sostituire gli esperti in medicina in questo settore.

Published by
Claudio Vittozzi