Pensioni, comunicato INPS perentorio | Non vogliono sentire lagne: se non ti presenti la perdi

Presentarsi per non perdere la pensione (Canva) - systemscue.it
Se non rispondi, o ti presenti, a quanto richiestoti dall’INPS, rischi di perdere tutto, specialmente la pensione.
Negli ultimi anni, l’utilizzo della tecnologia da parte degli anziani è diventato sempre più diffuso. Poiché smartphone, tablet e computer, non son più strumenti riservati alle nuove generazioni, ma dispositivi utili anche per chi è in età avanzata.
Le applicazioni per la salute, la possibilità di fare videochiamate con figli e nipoti, o di gestire pratiche online, offrono infatti agli anziani un sostegno concreto nella vita di tutti i giorni, riducendo difficoltà pratiche, e semplificando molti servizi.
Diventando, la tecnologia, persino un mezzo per contrastare l’isolamento sociale. Dato che, soprattutto grazie ai social network e alle piattaforme di messaggistica, molti anziani riescono a mantenere rapporti costanti con amici e familiari, sentendosi appunto, meno soli.
Certo, non mancano gli ostacoli, come la mancanza di formazione, i timori nell’uso, e le barriere cognitive. Sebbene con programmi di supporto dedicati, la stessa può invece diventare un alleato prezioso, per migliorare la qualità della vita.
Cosa cambia per i pensionati all’estero
Dal 17 settembre 2025, prende avvio la seconda fase delle verifiche di esistenza in vita, per i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania; a eccezione dei Paesi scandinavi e dell’Est Europa. Motivo per cui, l’INPS ha quindi predisposto l’invio delle lettere di convocazione, la cui mancata risposta potrebbe comportare gravi conseguenze, fino alla sospensione della pensione. La scadenza per inviare la documentazione è perciò fissata al 15 gennaio 2026.
Ma le verifiche non interessano solo i residenti nelle aree geografiche indicate, bensì anche pensionati selezionati a campione. E per rispondere correttamente, occorre attendere la lettera di Citibank; compilare l’attestazione di esistenza in vita; e far certificare l’identità, da un soggetto abilitato. Essendo, inoltre, fondamentale che i dati anagrafici coincidano con quelli registrati presso l’INPS, così da non rischiare ritardi o sospensioni.

Pagamento tramite Western Union
In caso di mancata trasmissione dell’attestazione, la rata di febbraio 2026 sarà riscuotibile soltanto in contanti, presso gli sportelli Western Union, presentandocisi di persona con documento valido, e codice MTCN. E chi, dal 19 febbraio, non avrà provveduto né all’incasso, né all’invio della documentazione, vedrà sospesi i pagamenti, a partire da marzo.
Se la lettera non arriva o contiene errori, nondimeno, è bene controllare l’indirizzo registrato, e contattare l’INPS o un patronato. Come ci ricorda uspms.it, rivelandosi importante l’agire in anticipo; il conservare le copie della documentazione; e il diffidare da messaggi non ufficiali. Garantendocisi, solo rispettando le scadenze, a continuità della prestazione pensionistica.