Pensioni, arrivano gli aumenti | Da questo mese dici addio agli importi minimi: assegni più ricchi

Una gioia per alcuni

Pensioni aumentate (Canva) - systemscue.it

Per tutti quelli che, fino a ora, hanno ricevuto assegni inferiori alla norma, questo mese gli diranno definitivamente addio.

Le malattie autoimmuni, rappresentano una sfida complessa per chi ne soffre, poiché il sistema immunitario attacca, per errore, il proprio organismo. Ogni caso è sì diverso, ma oggi esistono molteplici percorsi per migliorare la qualità della vita e, in alcuni casi, ottenere significativi miglioramenti.

Un primo passo fondamentale è la diagnosi precoce, la quale consente d’intervenire tempestivamente, e limitare i danni ai tessuti. Motivo per cui, consultare medici esperti, e seguire terapie mirate, aiuta a tenere sotto controllo i sintomi.

Ma accanto ai trattamenti farmacologici, un ruolo importante lo giocano lo stile di vita e l’alimentazione. Dato che ridurre lo stress, seguire una dieta bilanciata, e svolgere attività fisica adattata alle proprie condizioni, può rafforzare il corpo e il benessere generale.

Nondimeno, il supporto psicologico e sociale, essenziale poiché permette di affrontare una malattia autoimmune con forza e positività. Elementi che, insieme alle cure, possono difatti aprire la strada a una possibile guarigione o stabilizzazione.

Un importante cambiamento

Una recente sentenza, ha aperto la strada a una novità significativa per molti italiani, i quali percepiscono l’assegno ordinario d’invalidità. Invero, d’ora in avanti, tutti coloro il cui trattamento è inferiore al minimo previsto, potranno beneficiare di un aumento automatico. Facendo sì che quest’adeguamento, garantisca un sostegno economico più adeguato, e contribuisca a ridurre le disparità fra pensionati, aventi diversi metodi di calcolo.

L’assegno ordinario d’invalidità, previsto per chi ha una capacità lavorativa fortemente ridotta, vien calcolato secondo diversi sistemi contributivi o retributivi. E fino a oggi, l’integrazione al minimo era concessa solo ai trattamenti calcolati con il sistema retributivo, lasciando quindi scoperti molti beneficiari. Quindi, la nuova pronuncia ha sancito che tutti i trattamenti, anche quelli calcolati con il sistema contributivo, dovranno ricevere un’integrazione, per raggiungere la soglia minima.

Per chi percepisce cifre inferiori al normale
Calcolo dei nuovi assegni (Canva) – systemscue.it

Un passo avanti, nella tutela sociale

Dato che la Corte Costituzionale ha definito “discriminatorio” negare il su detto beneficio a chi percepisce assegni calcolati con il metodo contributivo, essendo appunto, troppo meno vantaggioso. D’ora in poi, infatti, tutti gli assegni inferiori a 603,39 euro, verranno adeguati automaticamente, assicurando a un numero maggiore di persone, un trattamento economico dignitoso.

Anche se, come chiarito da brocardi.it, quest’integrazione vale solo per i nuovi assegni, liquidati dopo la sentenza. Dal momento che, coloro i quali in passato ha percepito importi più bassi, non riceveranno alcun rimborso o arretrato. Una limitazione, questa, che lascia dunque aperti molti interrogativi, sul diritto alla piena equità.