Pensioni, addio alle tasse | Da questo mese non ci saranno più: gli assegni saranno duplicati

Anziano felice (Pexels foto) - www.systemcue.it
Da novembre novità in arrivo per milioni di pensionati italiani: cambiamenti in busta, meno tasse e più soldi netti.
Novembre per molti è il mese in cui si comincia a fare i conti, letteralmente. Si guarda il cedolino, si controllano le voci, si cerca di capire se c’è qualcosa di nuovo o se, come spesso succede, tutto resta com’è. E invece, quest’anno qualcosa cambia davvero. Un cambiamento che potrebbe farsi sentire nelle tasche di diversi pensionati. Ma andiamo con calma.
Negli ultimi tempi, tra anticipazioni e mezze conferme, si è creata una certa attesa attorno a novembre. Qualcuno ha sentito parlare di cifre più alte, altri di trattenute in meno. Insomma, l’attenzione è alta. E non tanto per l’importo in sé, ma per il significato che può avere ricevere anche solo qualche euro in più, specie in vista delle feste.
Il discorso, in realtà, è molto più tecnico di quanto sembri. C’è di mezzo il bilancio comunale, quello regionale, i conguagli dell’Irpef e via dicendo. Ma alla fine, per chi riceve la pensione, quello che conta è il netto: quanto arriva sul conto a fine mese. E proprio su questo punto, sembra che le cose stiano prendendo una piega un po’ diversa dal solito.
Ah, e poi c’è la questione dei tempi. Il pagamento di novembre non arriverà subito il primo del mese — ma questa non è una novità. Tra festività e domeniche, l’accredito slitta al 3 novembre. Un piccolo ritardo che però contribuisce ad aumentare l’attenzione verso questa mensilità, già di per sé piuttosto “calda”.
Cambia il cedolino, e non solo
Il cedolino di novembre è sempre quello un po’ più denso, il più “ricco” di voci. Infatti, è l’ultimo dell’anno a contenere le famose addizionali comunali e regionali. Da dicembre, puff, scompaiono — almeno per qualche mese. E questo si traduce in una piccola, ma concreta, boccata d’ossigeno: il netto sale leggermente, senza fare nulla.
Come riporta Money.it, se hai indicato l’Inps come sostituto d’imposta nel 730 e hai inviato tutto con un po’ di ritardo, ecco che potresti trovarti un rimborso (o una trattenuta) proprio in questa mensilità. È tutto legato ai flussi che arrivano dall’Agenzia delle Entrate, che — come capita spesso — non sono sempre puntualissimi. E non finisce qui.

Da dicembre si volta pagina
Ecco la vera notizia: da dicembre spariscono le trattenute locali. E anche se non stiamo parlando di cifre esagerate, è comunque un bel segnale. Il netto sale, c’è la tredicesima in arrivo, insomma — per una volta il portafoglio non si svuota, ma si riempie un po’ di più. E chi ha avuto conguagli in sospeso, rimborsi o altri aggiustamenti, può finalmente chiudere l’anno con un saldo positivo.
Un discorso a parte merita la provincia di Bolzano. Qui, da novembre, le pensioni minime salgono a 1.000 euro. Una scelta forte, fatta per contrastare il caro vita in Alto Adige. Ma attenzione: vale solo per chi ha più di 65 anni, risiede stabilmente nella provincia e ha un ISEE sotto i 20.000 euro. Il tutto avviene in automatico, ma solo se l’ISEE è stato aggiornato entro fine settembre. In caso contrario, toccherà aspettare ancora un po’.
