Pensioni, a giugno è finita per milioni di italiani | L’INPS ha sospeso tutto e rivuole i soldi indietro

INPS, ecco l'accredito improvviso (DepositPhotos) - SystemsCUE
L’INPS sospende tutto e chiede la restituzione per chi ha violato le regole, scatenando il caos totale tra i pensionati.
Il sistema pensionistico italiano è da tempo oggetto di dibattiti e preoccupazioni, sia per chi è in attesa di raggiungere il traguardo della pensione, sia per chi questo traguardo lo ha già tagliato.
Le incertezze sono all’ordine del giorno, tra la necessità di adeguare gli assegni al costo della vita e la complessità di riforme come la Legge Fornero.
In un contesto già teso, una notizia sta scuotendo migliaia di pensionati, gettandoli nell’angoscia: centinaia di persone rischiano di perdere l’assegno previdenziale, e alcune dovranno persino restituire cifre consistenti all’INPS. Molti non comprendono il motivo di tale blocco, sentendosi traditi dopo anni di contributi.
La sorpresa è amara e arriva come un fulmine a ciel sereno, rivelando una regola non sempre conosciuta, ma le cui conseguenze possono essere devastanti per chi l’ha inavvertitamente infranta.
Addio pensione: assegno sospeso per chi ha violato le regole di APE Sociale e Quota 103
La dura realtà che sta emergendo per centinaia di pensionati è la sospensione improvvisa del loro assegno previdenziale, con la richiesta, in molti casi, di restituire all’INPS cifre importanti. La causa risiede in una regola fondamentale, ma spesso ignorata, che riguarda chi è andato in pensione tramite APE Sociale o Quota 103.
Queste misure, seppur vantaggiose dal punto di vista anagrafico (permettono di lasciare il lavoro rispettivamente a 63 anni e 5 mesi, e a 62 anni), prevedono un divieto assoluto di svolgere qualunque attività lavorativa con contratto subordinato, con partita IVA o con contratto continuativo. L’unico lavoro ammesso è quello autonomo in forma occasionale, fino a un massimo di 5000 euro lordi all’anno. Chi sgarra questa regola, anche solo per un giorno, come ad esempio facendo una comparsa in un film con un contratto e un pagamento, non solo vedrà la pensione sospesa, ma dovrà restituire all’INPS tutte le mensilità già ricevute nell’anno. Ad esempio, se la violazione avviene a maggio, da giugno non si riceverà più nulla e si dovranno restituire 5 mesi di pensione.

Le conseguenze per i pensionati e l’eccezione alla regola
Molti pensionati, avendo più tempo a disposizione, decidono di dedicarsi a hobby o piccole attività lavorative, magari per fare un favore a un amico o un familiare, senza essere a conoscenza di questa stringente limitazione. Questo può costare carissimo, trasformando un semplice hobby in una pesante sanzione economica.
La “buona notizia”, in questo scenario preoccupante, è che questo divieto viene meno una volta che il soggetto raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia ordinaria, cioè 67 anni. A quel punto, il pensionato potrà liberamente tornare a lavorare senza incorrere in sanzioni. Questa situazione sta generando non poca preoccupazione e confusione tra i milioni di italiani che rientrano in queste casistiche, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e informazione sulle regole previdenziali.