Ora l’Agenzia delle Entrate controlla quello che hai in casa | Se non hai conservato questo documento scatta la batosta

Anche su Internet

Controlli approfonditi (Canva) - systemscue.it

Se non hai tutto contabilizzato e registrano, persino in casa tua, aspettati batoste e magagne economiche, dall’Agenzia delle Entrate.

La burocrazia italiana è da anni oggetto di critiche; e sia da parte dei cittadini, che delle imprese. Poiché spesso vien percepita come lenta, complessa e poco funzionale, rendendo difficoltoso persino il compimento delle pratiche più semplici.

Compilare moduli, prenotare appuntamenti, e attendere risposte dagli uffici pubblici, può difatti trasformarsi in un percorso a ostacoli. Tanto che, i tempi d’attesa, a volte molto lunghi, contribuiscono a generare frustrazione e sfiducia verso le istituzioni.

E nonostante i tentativi di digitalizzazione e semplificazione, molti processi restano invece macchinosi e frammentati, fra enti diversi i quali, spesso, non comunicano fra loro in modo efficace. Andando a creare, tutto questo, confusione e rallentamento dell’efficienza riguardante l’intero sistema.

Esistono sì, i segnali di miglioramento: ma l’introduzione dello SPID, dei portali unificati, e di servizi online, rappresenta un primo passo verso una burocrazia più moderna. Sebbene ci sia, ancora, molta strada da fare per renderla davvero accessibile, veloce, e al servizio del cittadino.

L’importanza della documentazione fiscale

La corretta conservazione dei documenti fiscali è essenziale per chiunque eserciti un’attività economica. Non trattandosi solo di un dovere amministrativo, ma anche di una tutela concreta contro eventuali sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Difatti, conoscere i tempi previsti dalla legge per conservare fatture, ricevute, estratti conto e altri documenti, è indispensabile per affrontare eventuali controlli, in modo sicuro e documentato.

Tanto che, secondo l’articolo 2220 del Codice Civile, e lo Statuto del Contribuente, i documenti fiscali devono esser conservati per almeno dieci anni; facendo eccezione le ricevute d’imposta, da tenere per almeno cinque anni. Quindi, particolari attenzioni vanno riservate a polizze assicurative, successioni e pratiche edilizie, per cui i tempi, appunto, variano. Non a caso, alcuni documenti come quelli legati a successioni o agevolazioni fiscali, vanno conservati anche oltre il decennio (come confermato dalla Cassazione).

Il fisco in azione
Accertamenti fiscali (Canva) – systemscue.it

Accertamenti fiscali, limiti e regole

Gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, devono in ogni caso, rispettare precise scadenze: poiché entro cinque anni, è per le dichiarazioni presentate; sette, in caso invece di omissioni. E se il termine scade senza notifica dell’avviso, il contribuente non è più verificabile per quell’anno. Essendo quindi fondamentale, esser sempre in regola con la documentazione, e conoscere i propri diritti.

L’e-Commerce e il dropshipping, fra i tanti servizi, son al centro dei nuovi controlli fiscali, con verifiche su redditi, fatturazioni e flussi finanziari. E come ricorda impresamia.com, la mancata apertura di partita IVA, o la gestione tramite piattaforme estere, può portare a sanzioni severissime. Motivo per cui, mantenere la tracciabilità, e rispondere tempestivamente alle richieste del Fisco, è oggi più importante che mai.