OpenAI ha lanciato Atlas, il loro primo browser basato su ChatGPT: ecco come funziona

ChatGPT presenta Atlas (Canva) - systemscue.it
Il nuovo browser che implementa ChatGPT, è qualcosa di davvero straordinario. In grado di capire gli utenti, ancor prima che digitino.
Con ChatGPT Atlas, si inaugura una nuova era del web, in cui l’intelligenza artificiale diventa parte integrante della navigazione quotidiana. Un innovativo browser, basato proprio su ChatGPT, il quale nasce appunto con l’obiettivo di trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con Internet, offrendo un supporto intelligente e personalizzato, in ogni fase della ricerca. Non trattandosi, comunque, solo di uno strumento di consultazione, poiché Atlas è stato concepito come un vero e proprio assistente, capace di comprendere il contesto e le esigenze dell’utente.
Nello specifico, ChatGPT Atlas permette di ricevere assistenza direttamente all’interno della finestra di navigazione, evitando la necessità di copiare, incollare, o passare da una scheda all’altra. Potendo, grazie alla memoria integrata, ricordare le chat e i dati precedenti, utilizzandoli per completare nuove attività, in modo più fluido. E ciò consente di mantenere continuità nelle ricerche e nelle attività online, migliorando progressivamente l’esperienza d’uso.
La memoria del browser, in Atlas, è completamente opzionale, poiché l’utente mantiene sempre il controllo sui dati raccolti. Essendo possibile visualizzare, gestire o cancellare le informazioni memorizzate; oltre che scegliere quali siti, ChatGPT possa analizzare. Un’impostazione che, in altre parole, tutela la privacy senza rinunciare all’efficienza, offrendo un equilibrio fra sicurezza e personalizzazione.
Fra le funzioni più avanzate, figura la modalità agente, attraverso la quale ChatGPT può eseguire compiti direttamente nel browser. E dalla pianificazione di eventi, alla compilazione di documenti, l’assistente virtuale è in grado di completare operazioni complesse con rapidità, senza uscire dalla pagina. Trattandosi, quindi, di un passo verso sistemi sempre più autonomi, capaci di gestire flussi di lavoro articolati.
Sicurezza e limiti d’azione
OpenAI ha così introdotto rigorose misure di sicurezza, per proteggere gli utenti, impedendo all’agente di accedere ad applicazioni, file, o password salvate sul dispositivo. Nondimeno, le pagine visitate in modalità agente, non vengono aggiunte alla cronologia di navigazione, garantendo un ulteriore livello di riservatezza.
Atlas, nello specifico, consente di navigare in modalità incognito, o di disattivare completamente la memoria del browser; il che risulta ideale, per chi desidera separare le proprie attività lavorative da quelle personali. Il controllo parentale è integrato, così da permettere ai genitori di gestire le impostazioni per minori, e limitare alcune funzioni più avanzate.

Una tecnologia in continua evoluzione
Secondo quanto riportato dal sito openai.com, Atlas è attualmente disponibile per macOS, e in anteprima per gli utenti Plus, Pro e Business. Mentre le versioni per Windows, iOS e Android, son in fase di sviluppo. Per di più, l’azienda prevede d’introdurre strumenti dedicati agli sviluppatori, e funzioni multi-profilo, per un utilizzo ancor più versatile.
Con il lancio di ChatGPT Atlas, la navigazione si prepara quindi a un’evoluzione significativa, poiché diventa possibile delegare molte attività di routine, all’intelligenza artificiale. E quest’integrazione, segna l’inizio di un nuovo paradigma digitale, nel quale gli utenti potranno concentrarsi solo su ciò che conta davvero. Lasciando che la tecnologia, si occupi del resto.
