Non scrivere mai “Gatti” su Google | È la parola peggiore da ricercare: finisci in una truffa senza fine

Problemi con le ricerche di parole (Canva - systemscue.it
Quando effettui determinate ricerche su Internet, il pericolo peggiore in cui potresti incorrere è quello di una tragedia vera e propria.
Internet è sicuramente una risorsa straordinaria, ma non tutte le sue aree son purtroppo sicure. Difatti, esistono sezioni nascoste e pericolose, capaci appunto di esporre gli utenti a gravi rischi, sia legali che personali.
Alcuni siti, ospitano materiale vietato dalla legge, come contenuti protetti da copyright, truffe o attività criminali. E visitare queste pagine, anche involontariamente, può comportare conseguenze legali piuttosto serie.
Molte aree del web, nascondono appunto malware, virus, e tentativi di phishing. E l’accesso a essi, può portare al furto di dati personali, credenziali bancarie, o all’infezione del proprio dispositivo.
Evitare siti sospetti, non cliccare su link sconosciuti, e usare strumenti di sicurezza aggiornati, dunque è essenziale per restare nella parte sicura di Internet; rivelandosi l’unico modo per sfruttarne i vantaggi, senza correre pericoli.
Navigare informati, per evitare rischi
La navigazione su Internet è un’attività quotidiana, per milioni di persone; ciò nonostante, si rivela non esser sempre innocua. Non a caso, cercare determinate parole su Google, può esporre gli utenti a gravi rischi di frodi e furti di dati. Per questo è fondamentale conoscere le minacce, e adottare comportamenti prudenti, evitando di abbassare la guardia anche nelle ricerche più comuni.
Negli ultimi anni, i tentativi di phishing via e-mail o SMS, son nello specifico diventati sempre più sofisticati; seppur meno efficaci, grazie alla maggior consapevolezza degli utenti. I criminali informatici, in tal senso, hanno proprio trovato nuove strade come l’intelligenza artificiale (segnalato anche da cellulari.it), la quale vien già sfruttata per aggirare sistemi di sicurezza, e accedere ai dispositivi degli utenti.

Il pericolo nascosto, delle ricerche online
Non tutte le truffe richiedono tecniche avanzate. In molti casi, infatti, i truffatori sfruttano l’algoritmo di Google per far apparire i propri siti malevoli, fra i primi risultati di ricerca. Così che, una volta visitati, questi portali possano sottrarre dati sensibili in pochi istanti, mettendo a rischio i conti bancari, e la privacy degli utenti.
Gli esperti di sicurezza di Sophos, hanno perciò individuato alcune query pericolose: come “Gatti del Bengala”, o “I gatti del Bengala sono legali in Australia?”; ma anche singole parole, alla stregua di “Australia”, “Legali”, “Bengala”, o “Gatti”, i quali possono appunto generare risultati insidiosi. Pertanto, il consiglio è di verificare sempre l’affidabilità del sito, prima di cliccare: dal momento che, una semplice ricerca, potrebbe in realtà trasformarsi in un costoso errore.