Nella Dichiarazione dei Redditi hai dimenticato di inserirle | Le commissioni bancarie te le devono restituire: modifica il 730 entro il 31 ottobre

Modello 730 e soldi (Depositphotos foto) - www.systemcue.it
Hai già inviato il 730? Potresti aver dimenticato una voce importante: ecco come correggerlo e recuperare denaro.
Chi ha una partita IVA lo sa bene: tra fatture, adempimenti fiscali e scadenze continue, ci si perde in un attimo. A volte, poi, nella fretta di chiudere tutto per tempo, si finisce per dimenticare qualcosa che, invece, poteva tornare utile. E non parliamo di grandi cifre o agevolazioni miracolose, ma di piccoli vantaggi concreti, che sommati nel tempo fanno la differenza.
C’è un tipo di spesa che molti considerano inevitabile, quasi invisibile: le commissioni bancarie. Quelle che si pagano ogni volta che un cliente passa la carta sul POS. Sono lì, costanti, mese dopo mese, eppure quasi mai ci si chiede se possano essere in qualche modo recuperate. Spoiler: sì, si può (ma solo a certe condizioni).
Con i pagamenti digitali diventati ormai la norma, il POS è diventato un alleato indispensabile. Per i clienti è comodo, per chi vende o offre servizi… un po’ meno. Perché dietro ogni transazione si nasconde una commissione, che va ad erodere i guadagni. Però ecco, non tutti sanno che lo Stato ha previsto una forma di rimborso fiscale, studiata proprio per alleggerire questa spesa ricorrente.
La verità è che a volte basta una svista nel 730 per dire addio a questi rimborsi. Magari si dà per scontato che certe voci non siano recuperabili, o semplicemente non si sa dove e come inserirle. E così, anche quest’anno, in tanti rischiano di perdere un credito d’imposta che spetta di diritto. Per fortuna, c’è ancora tempo per sistemare le cose.
Non tutto è perduto: c’è ancora margine per rimediare
Se hai già inviato la tua dichiarazione dei redditi e ti è venuto un dubbio (o un lampo di memoria improvviso), niente panico. Puoi presentare un 730 integrativo e aggiungere ciò che era rimasto fuori. Tipo le commissioni del POS, appunto.
La legge — per essere precisi l’art. 22 del D.L. n. 124/2019 — prevede infatti che, se nell’anno precedente hai dichiarato ricavi sotto i 400.000 euro, puoi recuperare il 30% delle commissioni bancarie sui pagamenti elettronici. Roba seria, insomma. Basta indicare il credito nel quadro RU del modello Redditi, oppure sistemare tutto con l’integrazione del 730, se l’hai già inviato senza inserirlo.

Cosa scrivere, dove e… come non sbagliare
Per farlo nel modo corretto, ci sono un paio di indicazioni tecniche da seguire. Serve inserire il codice “H3” nei righi RU5, RU6 e RU12, e poi segnare il tutto anche nel rigo RS401, indicando il codice aiuto 58. Detto così sembra complicato, ma si tratta solo di conoscere i punti giusti in cui scrivere le cose. Da lì in poi, il credito può essere usato in compensazione nel modello F24, con il codice tributo 6916.
Tutto questo — come riporta Brocardi.it — permette di recuperare somme che altrimenti resterebbero perse. E no, non è un trucco o una scappatoia fiscale: è un diritto per chi lavora con strumenti digitali e sostiene costi fissi per offrire pagamenti tracciabili.
