Li chiamano i “Pirati delle Carte” | Non te ne accorgi nemmeno: ti svuotano il conto passeggiando

Ladro (Depositphotos foto) - www.systemcue.it
Una truffa silenziosa che colpisce anche in pieno giorno, tra la folla: li chiamano i “Pirati delle carte”, come difendersi.
Passeggiare tra vetrine illuminate o mercatini affollati è da sempre sinonimo di relax, ma negli ultimi tempi si è diffusa una sensazione diversa: la paura che anche un semplice urto possa avere conseguenze sul proprio conto in banca. In diverse città italiane, le cronache raccontano di episodi in cui un contatto fugace non è stato solo un caso.
Il contactless, nato per rendere i pagamenti più rapidi e pratici, si è trasformato in un’arma in mano a chi conosce bene il funzionamento della tecnologia. Terminali portatili, piccoli e apparentemente innocui, possono essere nascosti tra le mani o in una borsa, pronti a sfiorare un portafoglio senza destare sospetti.
Alcune segnalazioni parlano di azioni così rapide da sembrare invisibili. Basta la folla di un autobus o una strettoia in un mercato per creare la situazione perfetta: un attimo di distrazione, una spinta involontaria, e il gioco può essere fatto. Ciò che colpisce è il contrasto tra la banalità del gesto e il potenziale danno economico.
Secondo Pdspsicologidellosport, l’effetto psicologico di questa minaccia è potente: l’idea che un furto possa avvenire senza alcun segnale visibile genera insicurezza e diffidenza verso l’ambiente circostante. Non si parla più solo di borseggiatori tradizionali, ma di una forma di micro-criminalità che sfrutta il progresso tecnologico.
Quando la tecnologia diventa un’arma silenziosa
Nelle ultime settimane, a Milano, Roma, Napoli e Sorrento sono stati registrati casi in cui ladri hanno usato terminali POS portatili per prelevare denaro da carte contactless. La tecnica è semplice quanto inquietante: il dispositivo viene avvicinato a un portafoglio o a una borsa e, se la carta è abilitata ai pagamenti rapidi sotto i 50 euro, la transazione viene completata senza PIN.
Le autorità hanno documentato episodi diversi: a Sorrento una donna è stata accusata di aver sottratto 100 euro, mentre a Roma una turista ha denunciato un ammanco di 9.000 euro, cifra anomala per il contactless ma comunque oggetto di indagine. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso movimenti sospetti, confermando che il furto può avvenire in pochi secondi.

I “pirati delle carte” e come proteggersi
Questi ladri, soprannominati “pirati delle carte”, operano con discrezione, spesso in coppia: uno distrae, l’altro avvicina il POS. Nonostante ciò, la truffa non è priva di rischi per chi la compie: il terminale deve essere registrato con dati reali e collegato a un conto tracciabile.
Per ridurre le possibilità di essere colpiti, si possono usare portafogli schermati che bloccano il segnale NFC e disattivare il contactless dall’app bancaria. Anche il pagamento tramite wallet digitale su smartphone offre una protezione in più, grazie all’autenticazione biometrica. Resta il fatto che in un mondo sempre più digitale, bastano pochi secondi e un terminale nascosto per trasformare una passeggiata in una perdita economica.