Credits: CERN
Dal Modello Standard al Future Circular Collider: come il CERN ha ridefinito la fisica moderna e il ruolo dell’Europa nella ricerca fondamentale.
Il CERN, il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo, rappresenta da oltre 70 anni una delle punte di diamante della scienza europea e globale. La sua missione, fin dalle origini, è stata quella di comprendere la struttura fondamentale dell’Universo attraverso la ricerca in fisica fondamentale e lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia.
Nel 2025, il CERN si prepara a un nuovo cambiamento storico: Fabiola Gianotti, direttrice generale dal 2016, annuncia che lascerà la guida del laboratorio alla fine dell’anno. Con questa decisione si chiude un decennio segnato da grandi risultati scientifici, nuovi progetti infrastrutturali e un’intensa attività diplomatica e tecnologica.
Il CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) viene fondato nel 1954 con l’obiettivo di creare una collaborazione scientifica tra i Paesi europei. L’idea era semplice quanto rivoluzionaria: unire risorse e competenze per costruire infrastrutture di ricerca che nessun singolo Stato europeo avrebbe potuto finanziare da solo.
Negli anni ’60 e ’70, il laboratorio contribuì in modo decisivo alla conferma del Modello Standard della fisica delle particelle. Il punto culminante fu la scoperta dei bosoni W e Z nel 1983, che valse il Premio Nobel per la Fisica nel 1984 a Carlo Rubbia e Simon van der Meer.
Il progetto più ambizioso del CERN è senza dubbio il Large Hadron Collider (LHC), operativo dal 2008. Il suo successo più celebre è stato la scoperta del bosone di Higgs nel 2012, che ha completato il quadro del Modello Standard.
In questo contesto si distingue la figura di Fabiola Gianotti, allora coordinatrice dell’esperimento ATLAS, uno dei due rivelatori principali coinvolti nella scoperta.
Nel 2016, Fabiola Gianotti diventa direttrice generale del CERN, prima donna e prima persona a essere nominata per due mandati consecutivi. Sotto la sua guida, il CERN ha consolidato e ampliato la propria missione:
Gianotti ha supervisionato il progetto High Luminosity LHC, approvato nel 2016, per aumentare la quantità di dati raccolti e migliorare la precisione delle scoperte.
Sono stati sviluppati esperimenti innovativi come SHiP, FASER e AWAKE, con tecnologie all’avanguardia come l’accelerazione al plasma e applicazioni di intelligenza artificiale.
Uno dei progetti simbolo è il Science Gateway, centro di divulgazione scientifica progettato da Renzo Piano, che ha accolto 800.000 visitatori in due anni.
Durante la sua direzione, dodici nuovi Paesi sono entrati a far parte del CERN. Gianotti ha promosso il dialogo internazionale e rafforzato il ruolo diplomatico dell’organizzazione.
Un risultato chiave è stato il completamento dello studio di fattibilità per il Future Circular Collider (FCC), un nuovo acceleratore da 100 km per esplorare fenomeni oltre il Modello Standard.
Tra gli obiettivi principali del FCC:
L’uscita di scena di Gianotti coincide con tagli significativi alla ricerca negli Stati Uniti. Secondo la scienziata, l’Europa ha ora un’opportunità storica per investire nella ricerca e attrarre ricercatori di alto livello, molti dei quali europei emigrati negli USA.
Dal 1° gennaio 2026, Fabiola Gianotti tornerà alla ricerca attiva all’interno del CERN. Il laboratorio proseguirà con una roadmap ambiziosa che include:
Il CERN è oggi simbolo di scienza condivisa, innovazione tecnologica e diplomazia scientifica. L’eredità di Fabiola Gianotti è quella di aver reso il CERN ancora più centrale nel panorama scientifico globale e aver rafforzato il legame tra ricerca, società e cultura.
In un contesto internazionale complesso, il CERN resta un faro per la scienza europea e per il futuro della conoscenza fondamentale.