ISEE, il Governo aveva l’asso nella manica | Cambiato tutto nuovamente: se lo rifai te lo ritrovi super basso

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Cambiando l’iSEE, pensi di poter ancora ottenere determinati rimborsi o scontistiche? Ecco, continua a leggere, e scoprilo subito.
Quando ci si trova in una situazione di grave disagio economico, spesso ci si aspetta che lo Stato intervenga in modo rapido ed efficace. Al contrario, invece, di ciò che accade quasi sempre. Il quale, appunto, interviene solo sporadicamente, lasciando quindi molte persone senza un supporto concreto.
Una delle ragioni principali è la burocrazia complessa. Infatti, le procedure per accedere agli aiuti, non di rado richiedono documenti, tempi lunghi, e requisiti piuttosto rigidi, andando di conseguenza a scoraggiare, chi ha un bisogno immediato.
In altri casi, i fondi pubblici destinati all’assistenza son al contrario limitati, o proprio distribuiti in modo disomogeneo. Creando perciò disuguaglianze fra i territori in questione, e lasciando scoperti molti cittadini.
Infine, esiste una mancanza di coordinamento fra i vari enti, i quali si occupano del welfare; il che può generare confusione, inefficienze e ritardi. Così come anche chi avrebbe diritto all’aiuto, ma che rischia di rimanere escluso dal sistema di protezione.
Un ISEE più leggero
L’ISEE è lo strumento principale che consente a milioni di famiglie italiane, di ottenere agevolazioni, sconti, e sostegni pubblici. Essendo utile anche per ridurre i costi di mense scolastiche, tasse universitarie, bollette, e per ricevere aiuti come l’Assegno di Inclusione. Eppure, proprio negli ultimi mesi, questo indicatore è stato tuttavia oggetto di importanti modifiche che lo rendono più favorevole, per chi ha un patrimonio limitato.
Nello specifico, già da quest’anno non vanno più inseriti – nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) – i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali, e i libretti di risparmio postale: il tutto, fino a un massimo di 50 mila euro, per nucleo familiare. Un’esclusione, questa, la quale permette di abbassare l’ISEE, dal momento che tutti questi strumenti, possono incidere fino al 20%, nel calcolo complessivo.

Verso una revisione strutturale
Il governo sta valutando nuove modifiche per aggiornare l’ISEE, rispetto alla realtà economica attuale. Rivelatasi troppo diversa rispetto al periodo in cui lo strumento fu creato. Fra le proposte, si parla infatti di escludere anche la prima casa dal patrimonio dichiarato; e di semplificare la procedura, rendendo quindi automatiche le esclusioni in questione.
L’INPS, in ogni caso, sta già muovendosi per aggiornare le DSU pre-compilate, evitando correzioni manuali, da parte degli utenti. Con l’obiettivo principale di creare un ISEE più giusto, che non penalizzi proprio chi possiede beni basilari come la casa di abitazione, o piccoli risparmi, garantiti poi dallo Stato.