In vacanza tu paghi con la carta e l’Agenzia delle Entrate si diverte | Se li segna uno ad uno: poi ti bussa a casa al rientro

Agenzia delle Entrate, occhio alle spese con carta (DepositPhotos) - SystemsCUE
Sempre più persone pagano con la carta in vacanza commettendo un grave errore: ecco il caso da conoscere per non avere problemi
Sembra che ormai il contante sia passato di moda. Potrebbe sembrare un’espressione infelice eppure è il modo migliore per descrivere come la società stia diventando “cashless”.
Ormai tutti non vogliono più usare banconote e monete perché ritenute addirittura scomode. Basti pensare che alcuni modelli di portafogli hanno uno spazio ridotto per il denaro contante, mentre permettono di sistemare un gran numero di carte di credito o di debito all’interno.
Ci sono poi coloro che hanno deciso di fare a meno anche delle carte di credito e pagano ogni spesa direttamente dal telefono con sistemi come Apple e Google Pay.
Eppure, ora sembra che bisogna prestare attenzione ai pagamenti che si fanno con la carta, specialmente in vacanza. L’Agenzia dell’Entrate potrebbe essere “in agguato” per chiedere spiegazioni ed eventuali verifiche. Ma quali sono questi casi? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Pagamenti con la carta in vacanza, cosa potrebbe accadere?
Sembra che in tanti una volta in vacanza si diano alla pazza gioia. C’è chi pensa di meritarsi le vacanze e un buon viaggio: una volta sul posto non resta far altro che spendere e godersi i soldi che si sono conquistati con il sudore sulla fronte. Ecco perché si potrebbero fare acquisti o sostenere spese, il tutto utilizzando come metodo di pagamento la carta di credito o di debito.
Tuttavia, come spiega il sito Brocardi.it, questo potrebbe allarmare l’Agenzia delle Entrate. In che senso? Se una persona con un reddito medio inizia a fare spese pazze in vacanza, pagando magari anche in anticipo voli ai propri amici, ristoranti di lusso e molto altro ancora, allora potrebbero scattare dei controlli. Il Fisco potrebbe valutare queste operazioni come anomali e procedere in modo da comprendere se ci sono evasioni fiscali.

Il caso che potrebbe aggravare la situazione
Ma c’è un’altra cosa che potrebbe aggravare la situazione. Come detto prima in vacanza qualcuno potrebbe anticipare una certa somma per amici o familiari. Questi ultimi potrebbero poi ripagare sempre in modo tracciabile attraverso bonifici. Attenzione a questo modo di fare! Ciò potrebbe insospettire ulteriormente l’Agenzia delle Entrate con gli operatori pronti per intervenire.
Certo, non è detto che automaticamente scattino dei controlli, ma per evitare problemi è bene che per i bonifici di “rimborso” la causale sia molto precisa e specifica.