Il FISCO italiano sta bastonando tutti anche durante le vacanze | Quando arriva la cartella sono dolori: con questo trucco, però, la azzeri in un attimo

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Novità fiscali in arrivo: come una nuova misura può cambiare il destino delle cartelle esattoriali, ecco cosa rischi.
Da anni, per molti contribuenti, la posta può nascondere sorprese tutt’altro che gradite. Tra le più temute ci sono le cartelle esattoriali, che spesso arrivano in momenti in cui si pensa ad altro, come durante le vacanze. In questi casi, il senso di sorpresa lascia presto spazio alla preoccupazione, specie quando le cifre sono consistenti e i margini per saldare sembrano ridotti.
L’ansia cresce quando si conoscono i meccanismi di riscossione: interessi, sanzioni e tempi stretti trasformano il debito in un ostacolo difficile da superare. Molti finiscono per cercare scorciatoie, ma raramente trovano soluzioni concrete e legittime che consentano di alleggerire il peso delle somme richieste.
Negli ultimi anni, però, alcune misure hanno offerto spiragli di speranza. Alcuni provvedimenti hanno permesso di ridurre l’impatto delle cartelle più datate o di importo ridotto, garantendo respiro a chi aveva accumulato debiti senza possibilità di rientrare nei tempi.
Questi interventi, però, non hanno mai interessato tutti i tipi di pendenze, lasciando fuori molti contribuenti.
Una riforma che punta ai casi più difficili
La novità più rilevante è la cosiddetta Rottamazione quinquies prevista dalla Legge di Bilancio 2026. Secondo quanto riportato da Greenstyle, sarà riservata a chi dimostra una reale difficoltà economica certificata dall’ISEE e permetterà di saldare i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Si potrà versare l’intero importo in un’unica soluzione oppure dilazionarlo fino a 120 rate mensili, con la possibilità di saltarne fino a otto senza perdere i benefici.
L’obiettivo dichiarato dal Governo è tutelare chi versa in condizioni di disagio, escludendo chi ha già mostrato inadempienze gravi o possiede le risorse per pagare. Restano fuori anche i debiti per aiuti di Stato illegittimi, danni erariali e sanzioni penali. Per aderire, sarà necessario fare domanda attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia, che comunicherà poi un piano di pagamento dettagliato.

Come si può arrivare a pagare molto meno
Il punto più interessante riguarda la possibilità, in alcuni casi, di pagare una cifra molto ridotta rispetto al totale della cartella, fino a un decimo dell’importo iniziale. Ciò è possibile grazie alla combinazione di riduzioni, esclusione di sanzioni e interessi, e a una gestione dilazionata che rende sostenibile il rientro. In parallelo, resta in vigore la cancellazione automatica dei debiti inferiori a 1.000 euro affidati all’agente della riscossione fino al 2015, senza necessità di alcuna domanda.
Il Governo conta di recuperare così miliardi di euro da crediti non riscossi, ma per i contribuenti in difficoltà si tratta soprattutto di un’occasione per ripartire. La vera sfida sarà rispettare le scadenze, evitando di decadere dal beneficio e ritrovarsi con l’intero debito, maggiorato di interessi e sanzioni, nuovamente a carico.