Gruppi WhatsApp, occhio al nuovo pulsante | Se lo premi ti ascoltano H24: è finita la tua privacy

Gruppi WhatsApp (Canva) - systemscue.it
Pur essendo una sorta di “estensione” di noi stessi, devi comunque stare attento a WhatsApp, e a ciò che fai online.
La tecnologia touch, ha rivoluzionato il modo in cui interagiamo con i dispositivi elettronici, rendendo quindi l’esperienza più intuitiva, fluida e diretta. Così che, dallo sfiorare uno schermo per aprire un’app, fino allo scorrere con un dito (il cosiddetto “scrolling“, in gergo tecnico) per cambiare pagina, oggi il “toccare” è diventato naturale, tanto quanto il premere un tasto (come un tempo, insomma).
I primi dispositivi touch, risalgono agli anni ’60, ma è con l’avvento degli smartphone e dei tablet, che siffatta tecnologia ha trovato la sua massima espressione. E fra tutti, Apple, che con l’iPhone uscito nel 2007, ha segnato una svolta epocale, nel settore.
Attualmente, la tecnologia touch è presente ovunque: in telefoni, computer, smartwatch, bancomat, elettrodomestici, e persino automobili. Tale che, qualsivoglia superficie del genere, possa dunque diventare un’interfaccia.
I pannelli touch, dal canto loro, si dividono in diverse tipologie: fra cui resistivi, capacitivi e ottici; e ognuno, con caratteristiche specifiche, pensate appositamente per differenti contesti d’uso.
Un tasto nuovo e sconosciuto
WhatsApp è entrato nelle nostre vite con una naturalezza, da sembrare ormai una sorta di “estensione” di noi stessi. Sebbene, comunque, in pochi sappiano che, dietro la sua apparente semplicità, si nascondono novità le quali potrebbero coglierci impreparati. E fra gli aggiornamenti frequenti e le funzioni poco pubblicizzate, a breve potremmo appunto cliccare su qualcosa di nuovo… pur senza sapere (esattamente) cosa stiamo facendo.
Infatti, l’ultimo aggiornamento ha introdotto una piccola icona all’interno delle chat di gruppo: ovvero, una freccia inserita in un fumetto. Che a prima vista, sembrerebbe innocua, quasi invisibile: eppure, accade che se la premiamo per sbaglio., potremmo ritrovarci coinvolti in una situazione imbarazzante, senza nemmeno rendercene conto, trasmettendo così la nostra voce a più persone, in tempo reale.

Un rischio per tutti i gruppi
Una funzione, questa, non più riservata solo ai “supergruppi”, dal momento che, adesso, è attiva in qualsiasi chat di gruppo, avente anche soli tre partecipanti. E chi vi entra anche accidentalmente, rischia di parlare “in diretta”, con ogni parola che arriva istantaneamente a tutti. Pertanto, serve prudenza – soprattutto in contesti lavorativi o delicati -, per evitare fraintendimenti o momenti poco opportuni.
Quello che sembra un incubo, quindi, è in realtà, una nuova “chat vocale di gruppo”. Configurandosi non come una chiamata classica, bensì come un canale aperto dove intervenire liberamente. E che pur essendo utile, comodo e flessibile, va adoperato con consapevolezza. Motivo per cui, basta sapere cosa fa, prima di cliccare qualcosa.