Governo, arrivata la svolta dell’Assegno di Inclusione | A luglio non si piangerà: gli italiani possono star tranquilli

Ogni tanto

Stare tranquilli (Canva) - systemscue.it

Se percepisci l’Assegno d’inclusione, sappi che da questo mese in poi, cambierà tutto. Quindi, scopri come continuare ad averlo.

Esser messi in cassa integrazione è un’esperienza che purtroppo tocca molti lavoratori, in determinati momenti di difficoltà economica dell’azienda (presso cui lavorano). Una misura, questa, che serve a sostenere chi, temporaneamente, vede ridursi o sospendersi l’orario di lavoro.

Dal punto di vista economico, la cassa integrazione garantisce una retribuzione parziale, solitamente inferiore allo stipendio normale; ma sufficiente al coprire, almeno, le spese di base. Un aiuto che, seppur importante, spesso genera comunque, un senso di insicurezza e preoccupazione per il futuro.

Inoltre, la percezione psicologica non è meno significativa: dal momento che, sentirsi “fermati” o non pienamente produttivi, può minare l’autostima e la motivazione. Per cui, molti vivono questo periodo con ansia, in attesa di un ritorno alla normalità (che non sempre, tuttavia, arriva rapidamente).

Infine, conoscere bene i propri diritti e le modalità di accesso alla cassa integrazione, è fondamentale per affrontare la situazione con maggior consapevolezza e serenità, riducendo così l’impatto negativo, su famiglia e lavoro.

Cosa è cambiato, dal 2024

Dal 1° gennaio 2024, il governo ha sostituito il Reddito di Cittadinanza con l’Assegno di Inclusione, una misura pensata per sostenere le famiglie in difficoltà economica; soprattutto quelle con soggetti fragili, come minorenni, disabili, od over 60. Una nuova forma di sostegno, condizionata all’attivazione lavorativa, e che prevede percorsi personalizzati, tramite servizi sociali e centri per l’impiego. Con l’obbligo, infatti, di sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale (PAD).

La domanda, si presenta online sul sito INPS, tramite SPID, CIE o CNS; oppure, con l’assistenza di CAF o patronati. Fra i requisiti necessari, ci sono: un ISEE aggiornato; la residenza in Italia, da almeno cinque anni; e la disponibilità al PAD. E dopo l’istruttoria, il pagamento avviene tramite la “Carta di Inclusione” di Poste Italiane, generalmente a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto.

Ti basta un computer, e un mese di tempo
Rifare domanda per l’Assegno (Canva) – systemscue.it

La sospensione obbligatoria

La durata massima iniziale dell’assegno è di 18 mesi, prorogabili comunque di ulteriori 12. Ma al termine del primo ciclo, la legge impone una sospensione obbligatoria di un mese, prima di iniziare il secondo ciclo. Periodo il quale potrebbe, comunque, causare qualche disagio ai beneficiari. Per questo, il Ministero del Lavoro ha annunciato un contributo straordinario definito “ponte”, per coprire questo vuoto, e garantire continuità nel sostegno.

Quindi, per continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione dopo i primi 18 mesi, bisogna attendere la fine del ciclo; così poi da ripresentare la domanda; e in caso di cambiamenti nel nucleo familiare, firmare un nuovo PAD. Dopo di che, il nuovo ciclo partirà dal secondo mese successivo, alla scadenza del primo. Motivo per cui, la fonte brocardi.it fornisce approfondimenti, sulle procedure e sulle novità legate a quest’importante misura sociale.