Google Maps, arrivata la “funzione 007” | Si attiva da sola senza permessi: sanno quello che fai H24

Google Maps pericolo privacy (Canva foto) - www.systemcue.it
Google Maps introduce una nuova funzionalità di condivisione della posizione che potrebbe cambiare il nostro modo di utilizzare l’app.
Google Maps è uno strumento che ormai usiamo tutti i giorni per orientarci, ma anche per rimanere in contatto con amici e familiari. La possibilità di condividere la propria posizione è una funzione che ci rende la vita più semplice, permettendoci di sapere dove si trovano le persone a cui teniamo. Tuttavia, la novità che Google sta testando potrebbe cambiare il nostro approccio a questa funzionalità.
Con l’ultimo aggiornamento, Google Maps sta lanciando una nuova funzione che raccoglie tutte le informazioni relative ai contatti con cui abbiamo condiviso la nostra posizione.
Come dice Tecno Android, questa novità non solo consente di sapere dove si trovano i nostri contatti in tempo reale, ma anche dettagli come lo stato della batteria del loro dispositivo e l’orario di aggiornamento della loro posizione. E la cosa più sorprendente è che questa funzionalità si attiva automaticamente, senza che sia necessario dare alcun permesso esplicito.
La condivisione della posizione diventa quindi ancora più trasparente, ma questa novità solleva anche delle preoccupazioni legate alla privacy. Google sembra spingere molto su un controllo maggiore, ma molti utenti potrebbero non essere felici di essere monitorati così facilmente.
Una nuova scheda che “spia” la posizione dei contatti
La funzione che sta arrivando in Google Maps è una nuova scheda dedicata alla condivisione della posizione. In pratica, questa sezione raccoglie tutte le informazioni sui contatti con cui si è condiviso il proprio spostamento. Non solo vediamo il nome del contatto e la durata della condivisione, ma anche lo stato della batteria e l’orario di aggiornamento della loro posizione.
Toccare il nome di un contatto ci permette di vedere la sua posizione sulla mappa in tempo reale e di ottenere indicazioni per raggiungerlo facilmente. Un’innovazione che sicuramente rende più semplice la gestione di spostamenti e appuntamenti, ma che, al tempo stesso, potrebbe sembrare troppo invadente per chi ha sempre avuto un approccio più discreto alla condivisione della posizione.

La privacy messa in discussione: il monitoraggio automatico
Una delle caratteristiche più controverse di questa novità è che la funzione si attiva automaticamente, senza chiedere il permesso esplicito dell’utente. Quando qualcuno condivide la sua posizione con noi, possiamo vedere tutto in tempo reale, senza bisogno di alcuna autorizzazione aggiuntiva. Questo tipo di approccio è sicuramente comodo, ma potrebbe suscitare preoccupazioni sulla privacy e sulla quantità di informazioni che Google raccoglie su di noi.
Molti utenti potrebbero trovarlo invasivo avere la loro posizione continuamente visibile agli altri, senza un controllo diretto. Sebbene Google prometta maggiore trasparenza e facilità nell’utilizzo, questa funzione solleva la domanda su quanto vogliamo davvero che le nostre abitudini e spostamenti vengano tracciati in ogni momento.