Frigorifero, questa è l’abitudine più sbagliata al mondo | Lo distruggi in una settimana: ti tocca sborsare un botto di soldi

Chiunque ha sempre sbagliato (Canva-Depositphotos foto) - www.systemscue.it
Tutti i consumatori sono soliti farlo; ma non c’è niente di più sbagliato. I prodotti si conservano peggio che fuori. Ecco come dovresti procedere
La conservazione degli alimenti è un ambito indispensabile nella quotidianità di ciascuno di noi, che grazie all’avvento e alla diffusione dei frigoriferi all’interno delle case dei consumatori ha prodotto una rivoluzione, che se ne dica o no, sostanziale circa lo svolgimento di tale processo.
In assenza di questo specifico elettrodomestico, esattamente come avveniva nei tempi antichi, ciascuna casa avrebbe dovuto essere provvista di una ghiacciaia, quantomeno da allestire all’interno di una cantina, o comunque di un luogo necessariamente freddo, preferibilmente se sotto il livello del terreno.
Niente di più distante dai metodi che sfruttiamo oggi, quando il frigorifero grazie all’energia funziona 24 ore su 24, mantenendo i prodotti freschi per un periodo prolungato e accrescendo la sicurezza, anche sotto il punto di vista della salute.
Chiunque, come abbiamo pocanzi precisato, possiede un frigorifero in casa propria, ma siamo proprio sicuri del fatto che ogni consumatore sia in grado di utilizzare l’elettrodomestico come dovrebbe essere fatto? La realtà è che in molti, a dispetto di una lunga esperienza, non risultano ancora esserne pienamente capaci.
Il più opportuno tra i consigli
L’interno di questo dispositivo, infatti, presenta dei gradienti termici variabili tra i differenti scomparti, il che impone necessariamente che gli alimenti vengano disposti in maniera assolutamente non casuale, in modo da favorirne una conservazione per un periodo sensibilmente prolungato. Innanzitutto è importante sapere che la temperatura media ideale da mantenervi all’interno risulta essere pari a 4°C, con possibilità di “aggiustare” anche le altre impostazioni, prendendo in considerazione le indicazioni che figurano all’interno del manuale d’uso.
Nello specifico, però, la zona corrispondente al ripiano inferiore, sopra al cassetto delle verdure, risulta essere la più fredda, con una temperatura media compresa tra i 2°C e i 4°C, mentre gli scomparti presenti a ridosso delle portiere del frigorifero sono quelli che raggiungono la più elevata, caratterizzata da un intervallo termico che oscilla tra gli 8°C e i 10°C.

Un trucco “salvavita”
L’accortezza principale da seguire riguarda la necessità di impostare, fruendo del termostato, una temperatura inferiore ai 4°C medi nel corso della stagione estiva, poiché questa soglia indicativa prende in considerazione esclusivamente le temperature dell’inverno. E nel caso in cui si abbia necessità di inserire all’interno del frigorifero pietanze calde? Bisogna precisare come procedere ad una simile disposizione non costituisca alcun tipo di rischio diretto per la propria salute, ma è sicuramente meglio riuscire ad evitarlo.
Nei casi di assoluta incombenza, al fine di evitare che anche gli altri prodotti siano esposti a condizioni termiche sfavorevoli, risulta determinante lasciare a raffreddare i cibi caldi a temperatura ambiente per almeno due ore, per poi, solo successivamente, inserire gli stessi in frigo, con la tempistica che può essere ridotta anche soltanto ad un’ora durante l’Estate, date le temperature in natura più elevate, allineandosi a quanto disposto dalla Food and Drug Administration statunitense. Lo scrive Geopop.