FISCO, attenzione ai movimenti sui conti correnti | Finisci nella “Black List” dello Stato: non vorremmo essere nei tuoi panni

Attenzione ai trasferimenti di denaro (Canva) - systemscue.it
Se trasferisci somme di denaro non proprio a norma, con le regole bancarie, sappi che rischi controlli serratissimi!
Viviamo in un’epoca in cui il controllo invisibile è diventato parte integrante della nostra quotidianità. Tanto che molte delle nostre azioni, dai movimenti online alle transazioni finanziarie, vengono difatti tracciate senza che ce ne rendiamo conto. Smartphone, computer, e persino elettrodomestici intelligenti, raccolgono dati sulle nostre abitudini, preferenze e comportamenti, creando quindi un flusso costante d’informazioni, a nostra insaputa.
Anche quando navighiamo sui social media, o effettuiamo ricerche online, algoritmi sofisticati monitorano ogni clic, like, e commenti vari. Venendo, questi dati, poi utilizzati per personalizzare contenuti, pubblicità e offerte commerciali; influenzando indirettamente le nostre scelte quotidiane.
E non si tratta solo del mondo digitale, poiché telecamere di sorveglianza, sensori di movimento in città, e dispositivi di sicurezza domestica, contribuiscono infatti a un controllo costante della nostra vita fisica. Sistemi i quali, spesso del tutto invisibili, registrano spostamenti, volti e comportamenti, senza nemmeno chiedere il nostro consenso diretto, ogni volta.
Diventando, quindi, essenziale esser consapevoli di siffatto monitoraggio continuo. Motivo per cui, comprendere come e perché veniamo tracciati, ci permette di difendere la nostra privacy; scegliere strumenti più sicuri; e adottare comportamenti più attenti, senza appunto rinunciare alle comodità della vita moderna.
Quando certi trasferimenti, attirano l’attenzione
Trasferire denaro fra conti correnti, o effettuare prelievi, son operazioni comuni e legittime, sebbene occorra prestare attenzione a determinate soglie. La normativa antiriciclaggio, prevede che ogni operazione sospetta o superiore a 10 mila euro, venga segnalata all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), della Banca d’Italia, la quale può condividere le informazioni con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, come riportato da money.it. Non trattandosi, comunque, di limitazioni al diritto di utilizzare i propri soldi, ma di veri strumenti per monitorare flussi potenzialmente rischiosi.
I prelievi o i bonifici, son sempre leciti, indipendentemente dall’importo: tuttavia, se si supera la soglia dei 10 mila euro nel mese, anche sommando più operazioni, la banca è obbligata a segnalare l’operazione all’UIF. Servendo, questo procedimento, a contrastare il riciclaggio; non implicando automaticamente un controllo fiscale, e destando l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate solo se emergono anomalie o discrepanze, con il reddito dichiarato.

Operazioni sospette, e valutazioni della banca
Non solo gli importi elevati, ma anche movimenti ritenuti anomali o sospetti, possono difatti esser segnalati. Il personale bancario, valuta la coerenza delle operazioni, rispetto alla capacità economica del cliente; alla frequenza dei movimenti; e alla natura delle transazioni. E questi accertamenti, aiutano a prevenire riciclaggio o finanziamento di attività illecite.
In ogni caso, l’obiettivo dei controlli è duplice: ovvero, monitorare flussi potenzialmente illeciti, e permettere all’Agenzia delle Entrate, di verificare eventuali incongruenze fiscali. Nondimeno, la normativa prevede anche l’uso d’indicatori di anomalia, aggiornati periodicamente proprio per facilitare l’identificazione delle operazioni sospette; garantendo, perciò, trasparenza e sicurezza, nel sistema finanziario.