FISCO, allarme conti correnti | Ora non entrano solo nel tuo: ficcano il naso anche in quelli dei familiari e sono dolori

Il pericolo è il carcere

Il fisco può controllare i conti correnti di tutti (Canva) - systemscue.it

Se dichiari somme non del tutto veritiere, o informazioni non esattamente alla luce del sole, ciò che ti spetta è soltanto il carcere.

Esser in regola con le tasse è un dovere di ogni cittadino, sebbene possa capitare che, durante un controllo fiscale, emergano invece determinate irregolarità. E quando accade, le conseguenze possono difatti essere più gravi di quanto si pensi.

Il primo passo, in tal senso, è l’avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate, la quale comunica l’anomalia riscontrata. Potendosi trattare, comunque, di una dimenticanza, di un errore, o di una mancata e adeguata dichiarazione. Sapendo che, in ogni caso, l’importante è rispondere nei tempi indicati.

Certo, se non si risolve la situazione entro i termini previsti, si rischia una sanzione. Con multe che variano in base alla gravità dell’infrazione, e possono persino aumentare in caso di inadempienza prolungata, o di frode fiscale.

Oppure, in casi estremi, quando le somme evase son appunto elevate, proprio il Fisco può addirittura avviare un’azione legale. Quindi, per evitare problemi è fondamentale mantenere una contabilità chiara, e affidarsi a un professionista del settore.

Il Fisco, adesso può controllare il tuo conto corrente

Secondo quanto spiegato su brocardi.it, l’Agenzia delle Entrate ha adesso il potere di accedere alle informazioni contenute nei conti correnti dei vari contribuenti. Dal momento che, in presenza di sospetti inerenti a una qualche evasione fiscale, l’obiettivo è verificare che i dati dichiarati siano veritieri, e non falsificati. Così che, in questi casi, il contribuente possa in caso esser chiamato a giustificare ogni movimento bancario, considerato appunto, anomalo.

Il fondamento giuridico di questi accertamenti, si trova nell’art. 32 del D.P.R. 600/1973, il quale attribuisce all’Amministrazione finanziaria, la possibilità di presumere che ogni entrata o uscita, sia fiscalmente rilevante. Quindi, tocca al cittadino dimostrare, con documentazione precisa alla mano, che le somme non son legate a compensi non dichiarati, o a ricavi occulti.

Attento, quindi, a cosa dimostri
Incrocio di informazioni (Canva) – systemscue.it

L’anagrafe dei rapporti finanziari

Così, grazie all’Anagrafe dei rapporti finanziari, il Fisco può incrociare rapidamente i dati bancari, con le dichiarazioni fiscali. Potendo, per di più – come indicato dall’ordinanza 13761/2025 della Cassazione – estendere i controlli anche ai conti intestati a familiari, conviventi o soci. Qualora vi siano appunto indizi di eventuali intestazioni fittizie, o di evasione mascherata.

Fra gli indicatori i quali giustificano questi controlli, si segnalano, quindi: redditi inspiegabili nei conti dei familiari; attività economiche non dichiarate; o stretti legami con il soggetto indagato. Tutti casi, questi, in cui spetta proprio al contribuente dimostrare la liceità delle operazioni, così da evitare sanzioni e accertamenti più approfonditi.