Elettrodomestici, attenzione alle nuove etichette | Enorme confusione in giro: credi di comprarne uno efficiente e ti ritrovi con un vampiro

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Elettrodomestici e questione etichette: ecco come non fare confusione quando dovete fare un acquisto. Tutte le informazioni.
La forte enfasi sull’efficienza energetica nelle abitazioni ha comportato un notevole cambiamento nel nostro modo di selezionare gli elettrodomestici.
Ottimizzare i consumi domestici è diventato ormai una priorità per molti utenti, motivati dal desiderio di diminuire l’impatto sull’ambiente e di abbattere le spese in bolletta.
In questo scenario, la nuova etichetta energetica per gli apparecchi, rappresenta un elemento chiave per guidare le decisioni dei consumatori.
Sostenuta dall’Unione Europea, ha segnato un cambiamento rispetto al passato, puntando a rendere più facile comprendere l’efficacia energetica degli elettrodomestici. Da dove nascono, quindi, le confusioni?
Il nuovo sistema
Come riporta Idealista, il sistema precedente, con le categorie A+, A++ e A+++, creava grossa confusione tra gli acquirenti. La nuova classificazione, invece, sorta nel 2021, va dalla A alla G per fornire una visione più semplice e immediata dell’efficienza di un prodotto. In aggiunta alla classificazione alfabetica, l’etichetta energetica offre diverse informazioni utili. Sono inclusi, infatti, il nome e il marchio del produttore; il codice del modello dell’elettrodomestico; il consumo annuale di energia o per ciclo, oltre a dettagli come la capacità delle lavatrici o il livello di rumorosità dei condizionatori.
In aggiunta, un codice QR consentirà di accedere a una scheda tecnica dettagliata del prodotto attraverso il database EPREL, fornendo una panoramica completa delle caratteristiche dell’elettrodomestico. Come precisa Idealista, a partire dal 1° marzo 2025, sono state imposte ulteriori restrizioni: i modelli in classe G non possono più essere commercializzati sul mercato europeo, anche se alcuni esemplari potrebbero essere venduti fino a esaurimento scorte.

I parametri delle categorie
In generale, le varie categorie misurano il consumo energetico e altre peculiarità specifiche dei prodotti, determinando se l’apparecchio acquistato offre un’efficienza superiore, media o inferiore rispetto alla sua categoria. Ad esempio, una classe A indica un consumo energetico decisamente inferiore alla media, generalmente sotto i 100 kWh annui. Una classe B segnalerebbe un consumo leggermente superiore rispetto alla classe A, ma comunque con una buona efficienza, collocandosi tra i 100 e i 150 kWh. La classe E, invece, mostra consumi elevati, per apparecchi considerati abbastanza energivori, tra i 250 e i 300 kWh annuali.
Per agevolare il confronto tra i sistemi, si può affermare che una classe A+++ di un tempo oggi si riferisce a una classe A, una A++ a una B, una A+ a una C, e una A a una D; le categorie E, F e G nel nuovo schema non hanno invece corrispondenti diretti nel sistema precedente. È fondamentale tenere a mente però, secondo la fonte, che questi rappresentano soltanto esempi generali, e l’equivalenza esatta può variare a seconda del tipo di apparecchio e delle sue specifiche.