Conti correnti, il danno da migliaia di euro | Nel 730 di quest’anno sono il male assoluto: rimpiangerai di averne uno

Il problema del conto corrente (Canva) - systemscue.it
Chi farà la dichiarazione dei redditi, prenderà una stangata di quella senza precedenti. Per questo, devi capire alcune cose.
Diventar commercialista, richiede un percorso formativo ben preciso, e una forte motivazione. E trattandosi di una professione regolamentata, la quale unisce competenze giuridiche, economiche e fiscali, è fondamentale appunto per assistere imprese, professionisti e privati, nella gestione contabile e tributaria.
Il primo passo è conseguire una laurea magistrale in Economia o in discipline affini. Titolo, questo, indispensabile per accedere alla fase successiva, che prevede un periodo di tirocinio pratico della durata di 18 mesi, presso uno studio abilitato.
Terminato il tirocinio, è necessario superare l’Esame di Stato, per l’abilitazione alla professione. Un esame che comprende prove scritte e orali, su materie come diritto tributario, contabilità, revisione e deontologia.
E una volta superato l’esame, ci si può iscrivere all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, iniziando così ufficialmente, la propria carriera professionale.
Un tema da chiarire
Il conto cointestato, rappresenta una soluzione pratica per la gestione condivisa delle finanze familiari, specialmente fra coniugi. Ciò nonostante, quando si tratta di detrazioni Irpef, questa tipologia di conto può generare confusione. E capire a chi spettano i benefici fiscali, in presenza di spese pagate da un conto comune, non è sempre immediato. Ecco, quindi, il perché sia utile chiarire come funzionano determinate regole, in materia fiscale.
Un conto cointestato è un conto bancario intestato a due o più persone le quali, salvo accordi diversi, dispongono in egual misura, dei fondi depositati. Essendo, infatti, molto usato in ambito familiare, proprio per semplificare le spese comuni. Ma quando, tuttavia, si effettuano acquisti detraibili fiscalmente, come spese sanitarie o scolastiche, può sorgere il dubbio su chi abbia diritto alla detrazione.

Conta chi risulta intestatario della spesa
Motivo per cui, in Italia, il diritto alla detrazione Irpef dipende dall’intestazione del documento fiscale, che certifica la spesa. Così che, se la fattura o lo scontrino è intestato esclusivamente a uno dei co-intestatari, solo quest’ultimo potrà usufruire della detrazione. Mentre se il documento è intestato a entrambi, la detrazione si divide al 50%. Pertanto, in caso di spese per un familiare a carico, il beneficio fiscale spetta al dichiarante.
Difatti, il Ministero dell’Economia ha chiarito che avere un conto cointestato, non limita il diritto alla detrazione, ma è essenziale che il pagamento sia tracciabile, e il documento, correttamente intestato. Ragion per la quale, scontrini parlanti, fatture e ricevute, vanno quindi conservati con attenzione, dal momento che son loro a determinare a chi spetti il beneficio fiscale. Indipendentemente dal conto utilizzato.