Conti correnti, attento o ti ritrovi senza | Le Banche hanno iniziato il loro processo: li vogliono chiudere tutti

Chiusura dei conti correnti (Canva) - systemscue.it
Presto, le banche hanno già programmato di chiudere diversi conti correnti, per prolungata inattività. Quindi, effettua qualche transazione!
Attivare un prestito, significa ottenere una somma di denaro da un istituto di credito, la quale verrà poi restituita nel tempo, con l’aggiunta d’interessi. Trattandosi di una soluzione utile per affrontare spese importanti, come l’acquisto di una casa, di un’auto, o per l’effettuazione d’investimenti personali.
Il primo passo, in ogni caso, consiste nella valutazione delle proprie esigenze e della capacità di rimborso. Essendo, infatti, fondamentale capire quanto denaro serva; in che tempi doverlo restituire; e quale importo delle rate è sostenibile, rispetto al reddito disponibile.
Successivamente, si procede con la richiesta formale, presso una banca o un finanziaria, presentando ampia documentazione che attesti reddito, identità e situazione creditizia; che l’istituto esaminerà, per verificare la solvibilità del richiedente, e decidere l’approvazione del prestito.
Infine, una volta concessa l’erogazione, il prestito vien attivato, e il denaro reso disponibile. Rivelandosi, tuttavia, importante leggere attentamente il contratto; e conoscere i tassi d’interesse, le spese accessorie, e le modalità di rimborso, per gestire correttamente l’impegno finanziario.
Chiusura dei conti inattivi
Nel corso del mese di settembre, alcune banche potrebbero procedere alla chiusura massiccia dei conti inattivi. Una misura che, decisa dai singoli istituti in base ai propri regolamenti interni, ha l’obiettivo di ottimizzare l’operatività finanziaria, e rispettare le normative vigenti. Infatti, riportato anche su dayhospital.it, l’inattività prolungata di un conto può appunto comportarne la chiusura definitiva, essendo quindi fondamentale conoscere le regole applicate dalla propria banca, per evitare sorprese.
Nello specifico, ogni banca definisce (autonomamente) cosa s’intende per “conto inattivo”. E in molti casi, un conto senza movimenti per tre mesi consecutivi, può esser davvero considerato inattivo. Alcuni istituti, hanno programmato chiusure fra settembre e dicembre, per tutti quei conti senza attività recenti, seguendo un calendario dettagliato che consenta di gestire meglio i fondi, e ridurre rischi operativi.

Come mantenere attivo un conto
Per evitare la chiusura, è comunque sufficiente effettuare almeno una transazione, ogni tre mesi. Un deposito, prelievo o bonifico, il quale dimostri alla banca che il conto è utilizzato, evitandone quindi la classificazione come “inattivo”. Una pratica, in altre parole, semplice, ma che permette appunto di preservare la continuità dei servizi bancari, senza problemi.
Se un conto vien chiuso, dopo di che, molte banche offrono la possibilità di riattivarlo, o di aprirne uno nuovo; rispettando, ovviamente, specifici requisiti. Motivo per cui, contattare tempestivamente l’istituto, consente di risolvere la situazione rapidamente, garantendocisi la disponibilità dei servizi finanziari; riducendo, allo stesso tempo, eventuali disagi per l’utente.