Conti corrente, occhio a quello che scrivi | Se ci versi soldi la causale è importante: ti arrivano fin dentro al letto

Conto corrente e uomo disperato (Canva-Freepik foto) - www.systemscue.it
Questo aspetto è a dir poco fondamentale. Può sembrare cosa da nulla, ma la stretta non tarderà ad arrivare
Tra gli strumenti bancari più efficaci tra quelli utilizzati dai consumatori ci sono certamente i conti correnti, che garantiscono una gestione totalmente sicura, pratica e priva di ogni qualsivoglia rischio circa il proprio denaro.
Attraverso il proprio conto corrente bancario ciascun cittadino ha la possibilità di effettuare versamenti di denaro o prelevare contanti in base alla propria disponibilità residua.
Si rende fondamentale sia per i lavoratori, che attraverso tale strumento potranno ottenere il proprio stipendio, sia per i pensionati, che usufruendo dello stesso avranno accesso alla pensione erogatagli.
Alcuni lo paragonano ad una vera e propria cassaforte, ma che funziona in modo totalmente digitale; una sorta di evoluzione del medesimo utilissimo strumento, in quanto consente allo stesso modo di effettuare pagamenti e bonifici.
Il rischio è sempre dietro l’angolo
Nel caso in cui un consumatore dovesse risultare protagonista di una serie di versamenti particolarmente consistenti o frequenti, lo stesso finirebbe per attirare su di se gli occhi del Fisco. Infatti, l’Agenzia delle Entrate, ma anche la Guardia di Finanza, nei casi più seri, hanno la possibilità, dettata dalla piena facoltà, di effettuare controlli mirati nei confronti dei conti correnti dei contribuenti sui quali gli stessi hanno potenzialmente sviluppato dei sospetti, in modo da passare al setaccio se, ad esempio, le dichiarazioni reddituali precedentemente realizzate corrispondano al vero.
Ciò è possibile attraverso tutte le informazioni relative proprio ai conti correnti che banche, uffici postali e non soltanto hanno l’obbligo di fornire annualmente al Fisco, allineandosi con quanto disposto all’interno dell’articolo 32 delle disp. accert. imp. redditi, che conferisce all’Agenzia delle Entrate poteri di accesso ai dati bancari. Per questo, circa ogni differente manovra bancaria che potrebbe risultare sospetta, quantomeno circa la provenienza del denaro, come versamenti particolarmente esosi, sussiste la necessità di richiedere al soggetto che ne ha proceduto all’effettuazione di dimostrare la liceità delle proprie attività, attraverso una serie di prove documentate che lo accettino senza dare adito ad alcun tipo di dubbio.

Questo elemento è fondamentale
Per evitare di incorrere in simili conseguenze, sarà sufficiente prestare attenzione alla causale. Si tratta della sezione del bonifico all’interno della quale viene indicato il motivo correlato allo spostamento di una determinata somma di denaro; tuttavia non si tratta di un obbligo prescritto per Legge, lasciando intendere, secondo l’interpretazione di alcuni, di non rappresentare un elemento imprescindibile da includere. Eppure lasciare lo spazio bianco significa nella stragrande maggioranza dei casi rischiare di incorrere in problemi con il Fisco.
Nonostante non ci sia alcuna obbligatorietà, lo sottolineiamo nuovamente, c’è da segnalare e approfondire in modo opportuno quella che è l’ordinanza n. 16850 del 19 giugno 2024 della Cassazione, in cui viene esposto come in assenza di questa informazione, le autorità competenti hanno piena legittimità di eseguire accertamenti circa la posizione dello stesso. A riportarlo è Brocardi.it.