Contanti, quando vai in vacanza fai attenzione ai prelievi | All’estero ti costano molto caro: il trucco per non tornare a casa senza soldi

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Vacanze all’estero? Come prelevare contante senza svuotare il conto: con pochi semplici consigli puoi risparmiare molto!
Viaggiare in altri paesi è un’opportunità che unisce avventura, svago e nuove esperienze, ma presenta anche aspetti pratici da tenere in conto.
Tra questi, la gestione del denaro contante è una delle sfide più comuni. Se da un lato l’uso di carte e pagamenti digitali diminuisce la necessità di banconote, dall’altro in molte località è essenziale avere contante a disposizione per piccole spese, mance o acquisti in posti meno moderni.
Tuttavia, il problema non è solo legato all’accessibilità dei contanti, ma anche ai potenziali costi che possono derivare dai prelievi effettuati all’estero.
Sapere come, quando e dove effettuare i prelievi è fondamentale per una pianificazione di viaggio consapevole e intelligente. Approfondiamo al meglio!
Errori da non ripetere
Stando a quanto riportato da uspms.it, uno degli errori più frequenti tra i turisti è l’uso indiscriminato di bancomat e carte di credito nei paesi stranieri. In molti casi, i bancomat applicano una commissione fissa per ogni operazione, a cui si aggiungono tassi di cambio meno favorevoli rispetto a quelli ufficiali. Inoltre, in alcune località è comune che i bancomat offrano una “conversione immediata” in euro: un’opzione apparentemente conveniente, ma potenzialmente tanto costosa.
Per limitare queste spese, gli esperti suggeriscono di prelevare somme più elevate in una sola volta, evitando di fare prelievi piccoli e ripetuti. Inoltre, scegliere banche collegate alla propria banca in Italia o circuiti internazionali affidabili può fare una grande differenza. Un’altra opzione è partire già con una certa quantità di contante in valuta locale, acquistata presso sportelli ufficiali o banche prima di partire, approfittando di tassi di cambio più favorevoli. Usare carte prepagate con commissioni contenute per l’estero, o conti online che permettono prelievi internazionali gratuiti fino a una certa soglia, è un’altra strategia utile per evitare spese inaspettate.

Le commissioni all’estero
Come indicano anche Sky TG 24 e QuiFinanza, prelevando all’estero si possono incorrere in diverse spese. Solitamente, le banche applicano una commissione fissa per ogni operazione, che può arrivare fino a 5 €. A questa va aggiunta una percentuale sul totale prelevato, compresa tra l’1 % e il 3 %. Altri istituti aumentano il costo del prelievo con una “maggiorazione sul cambio”, vale a dire un sovrapprezzo adattato al tasso di cambio.
Ad esempio, alcune banche tradizionali prevedono mediamente una commissione del 1,75 %, ma in certi casi questa può salire fino al 3 %. Anche le carte di credito applicano costi elevati per prelievi extra-SEPA: si stima una spesa di circa il 4 % dell’importo prelevato, mentre per le carte di debito la commissione si aggira intorno all’1,73 % e per quelle prepagate un po’ meno, circa l’1,66 %.