Contanti, altra batosta per gli italiani | Arriva la stretta del Fisco: non ci puoi pagare più niente, anche gli spicci ti fanno entrare nel libro nero

Attenzione a quello che fai

Contenziosi con il fisco (Canva) - systemscue.it

Per tutti i cittadini italiani, si palesa l’ennesima stretta del Fisco. Per questo, ti conviene conservare quanti più soldi possibili.

Utilizzare una carta prepagata o di credito è diventato un gesto comune; e tanto in negozio, quanto online. Essendo, infatti, sufficiente inserire il chip, avvicinare la carta al lettore, o digitare i dati per completare la transazione.

Quando si effettua un pagamento, nello specifico, il sistema del commerciante invia una richiesta alla banca o all’istituto emittente, passaggio indispensabile per verificare che la carta sia valida, e ci siano fondi disponibili, o un credito sufficiente.

Una volta ottenuta l’autorizzazione, i dati vengono crittografati e protetti per garantire la sicurezza. Motivo per cui, i sistemi antifrode monitorano costantemente le operazioni, segnalando eventuali anomalie o tentativi sospetti.

Infine, l’importo vien addebitato sul conto corrente, sulla carta di credito, o scalato dal saldo della prepagata. E il pagamento si conclude in pochi secondi, trasformando la tecnologia in praticità quotidiana.

Il contante, fra abitudini e dibattiti

Nonostante l’uso sempre più diffuso delle carte di pagamento e delle transazioni digitali, il contante continua, comunque, a esser presente nella quotidianità di molti italiani. Tanto che, per alcuni, rappresenta un diritto individuale e una modalità anonima di spesa; mentre altri, lo considerano uno strumento che favorisce attività illecite, come evasione fiscale e riciclaggio. Un dualismo alimentante, insomma, un dibattito acceso, politico e sociale, sul futuro del denaro fisico.

Dal 1° gennaio 2023, con la modifica introdotta dalla Legge di Bilancio, la soglia massima per i pagamenti in contanti è stata fissata a 5 mila euro: e ciò significa che per importi superiori è necessario ricorrere a strumenti tracciabili come bonifici, assegni non trasferibili, o pagamenti con carte. L’articolo 49 del decreto legislativo 231/2007, in ogni caso, disciplina anche questa regola, nell’ambito delle normative anti-riciclaggio.

Non puoi fare altrimenti
Rispettare la legge (Canva) – systemscue.it

Eccezioni e casi particolari

Ma esistono, tuttavia, delle eccezioni. Ad esempio, nei casi di compravendita di beni e servizi, da parte di operatori turistici con clienti stranieri non residenti, è possibile superare la soglia, sebbene l’operazione debba esser comunicata all’Agenzia delle Entrate. Mentre in tutti gli altri contesti, la legge non ammette deroghe, e impone il rispetto della soglia stabilita.

Quindi, chi non rispetta il limite, rischia pesanti sanzioni sia come compratore, che come venditore; e proporzionate all’eccedenza versata. Non essendo sempre ammesso, nemmeno la suddivisione dell’importo in più pagamenti, per restare sotto i 5 mila euro. E come sottolineato da cellulari.it, questa è una regola che in altre parole, mira a garantire maggior trasparenza, rafforzando la tracciabilità dei flussi di denaro.