Condizionatori, la Legge li vieta categoricamente | Se vivi in condominio sei finito: devi attaccarti al ventilatore

Quando diventa un problema... (depositphotos.com) - www.systemcue.it
Un condizionatore in condominio può diventare un problema legale. Scopri quando la legge lo vieta e come evitare sanzioni.
Quando le temperature iniziano a salire, diverse persone iniziano a considerare l’idea di mettere un condizionatore per trovare un po’ di frescura contro il calore opprimente dell’estate.
Tuttavia, per chi abita in un condominio, questa scelta apparentemente semplice può diventare una vera battaglia legale. Conflitti con i vicini ed animati dibattiti durante le assemblee sono solo alcuni anticipi.
Malgrado ciò, non si tratta semplicemente di buonsenso o cortesia: dietro ogni scelta esiste un insieme di normative ben precise, che pochi conoscono approfonditamente.
Comprendere fino a che punto si può agire sulla propria abitazione è cruciale per evitare spiacevoli sorprese o, addirittura, dover smontare tutto a proprie spese.
Le regole del Codice
In Italia, come evidenziato da Farm News, l’installazione di condizionatori in contesti condominiali è principalmente regolata dagli articoli 1102, 1122 e 1122-bis del Codice Civile. Questi articoli stabiliscono che ogni condomino ha diritto ad utilizzare le aree comuni dell’edificio, senza modificarne la funzione o arrecare danno: l’articolo 1102, in particolare, permette l’impiego delle aree comuni per impianti come i condizionatori, a condizione che non vengano compromessi il decoro architettonico, la sicurezza strutturale e l’uguaglianza d’uso per gli altri condomini.
Allo stesso modo, l’articolo 1122 afferma che è possibile installare impianti all’interno della propria abitazione, sempre che non si causino danni o alterazioni alle strutture comuni. Anche se il condizionatore è posizionato esclusivamente all’interno, è necessario comunque informare l’amministratore, soprattutto se la unità esterna è montata su muri perimetrali o terrazzi che affacciano su spazi condivisi.

Il regolamento condominiale
Questo documento, spesso ignorato dai proprietari, può contenere norme molto specifiche riguardo all’aspetto estetico, al livello di rumorosità e alla posizione degli impianti. Secondo Farm News, alcuni regolamenti vietano esplicitamente l’installazione di condizionatori su particolari facciate o richiedono che l’unità esterna sia il meno visibile possibile. Tuttavia, è fondamentale sapere che una norma adottata dalla maggioranza assembleare non può imporre divieti totali che limitino il diritto personale di ciascun condomino, come l’uso della propria unità immobiliare o delle aree comuni. Solo un regolamento approvato all’unanimità può introdurre restrizioni vincolanti.
Un ulteriore elemento da considerare è il rispetto delle leggi locali: alcuni comuni, soprattutto nei centri storici, pongono vincoli rigorosi riguardo all’aspetto degli edifici e all’impatto sonoro degli impianti. In alcuni casi, è addirittura necessario ottenere un permesso paesaggistico; non seguire queste regole può portare a sanzioni o all’obbligo di smontare l’impianto, anche dopo alcuni mesi.