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Chi guadagna con i vestiti ha anticipato una concorrenza. Ecco quanti soldi puoi guadagnare ogni settimana!
Continuiamo il nostro focus qui su Tech sulle entrate alternative. Parliamo di rendite passive, di bonus, agevolazioni, entrate extra e tassazioni ridotte.
Negli ultimi articoli abbiamo affrontato temi come i buoni fruttiferi con rendimento garantito dallo Stato e i numerosi bonus messi a disposizione dall’INPS, in particolare quelli di novembre.
Tuttavia, negli ultimi tempi, anche attraverso i video di YouTube che scorrono nelle nostre giornate, vediamo sempre più persone che riescono a crearsi un reddito digitale stabile, legato magari a giornalismo, ricerca o creazione di contenuti.
Ma tra le nuove forme di guadagno, una delle più intelligenti e immediate è senza dubbio quella legata al mondo dello shopping e del make-up, grazie agli e-commerce e agli online store.
In particolare, la vendita dei vestiti usati online starebbe vivendo un vero e proprio boom; un trend che secondo la rubrica Green di Qui Finanza è diventata una fonte di guadagno alternativa per migliaia di italiani. Le previsioni indicano che entro il 2030, il valore del mercato dell’abbigliamento di seconda mano supererà i 77 miliardi di euro! Un numero enorme, che evidenzia il cambiamento nelle abitudini d’acquisto dei consumatori e l’espansione di piattaforme digitali come Vinted, eBay e Zalando.
A sostenere questo settore ci sono anche celebrities e influencer. Uno degli esempi più recenti è Fedez, che ha scelto di aprire un suo “armadio” su Vinted per scopi di beneficenza, offrendo in vendita diversi capi del suo guardaroba. Esaminandoli, si notano due categorie: da un lato, articoli di lusso firmati da importanti marchi; dall’altro, pezzi di marche meno conosciute, proposti a prezzi più accessibili ma comunque vantaggiosi. Ad esempio, una maglia Moschino è messa in vendita a 75 euro o un paio di jeans a 65 euro: cifre che, se si considerano i volumi di vendita, dimostrano quanto possa essere profittevole questa pratica.
Qual è il guadagno reale dalla vendita di abiti usati online (soprattutto se griffati)? Le testimonianze raccolte da Qui Finanza sono illuminanti. Maddalena, 26 anni, shopper napoletana, spiega: “La tattica per vendere bene e tanto su Vinted è quella di inserire i capi tipici della stagione. Io riesco a ottenere un secondo stipendio, intorno ai 1.500 euro al mese, oltre al mio lavoro da cassiera”.
Storia simile è quella di Sara, 43 anni, di Bologna: “Non serve la partita IVA per vendere i propri vestiti, e questo è un grande vantaggio. Le imposte statali sono nulle perché si tratta di compravendite tra privati, quindi il guadagno è praticamente netto”. In sostanza, chiunque può intraprendere questa attività in autonomia, senza necessità di competenze specializzate o investimenti iniziali!