Carte di credito, attenti quando pagate | Te ne ritrovi due senza saperlo: il secondo è una batosta, ti rubano 500€

Attenzione pagamenti con il POS (Canva foto) - systemscue.it
Carte di credito, attenzione quando si paga: può comparirne una seconda e perdere un sacco di soldi dal conto.
In un momento storico in cui i pagamenti digitali sono diventati la regola e non più l’eccezione, la sicurezza dei propri strumenti finanziari rappresenta una priorità. Ma anche tra le corsie familiari di un supermercato, qualcosa di insospettabile può accadere. Un gesto quotidiano come passare la carta al POS può celare una trappola invisibile, in grado di colpire nel giro di poche ore.
Il fenomeno è subdolo: non si manifesta subito, ma lascia il segno solo dopo 24 ore. Si guarda il conto e qualcosa non torna. Una cifra importante – spesso intorno ai 300 euro – è sparita senza una spiegazione immediata. In quel momento comincia l’incubo: è come se da una semplice operazione di pagamento, si fosse generata una replica digitale della propria carta.
I criminali sfruttano ambienti affollati, dove la frenesia e la distrazione dei clienti diventano l’occasione perfetta per intercettare dati sensibili.
Questi episodi, sempre più frequenti, dimostrano quanto sia facile perdere il controllo dei propri dati se non si presta attenzione. Eppure il dispositivo in mano al commerciante o il terminale del supermercato sembrano assolutamente regolari. È proprio in questa normalità che si nasconde l’inganno più sofisticato.
Come funziona il raggiro invisibile della carta clonata
Il raggiro, secondo quanto segnalato da diverse testimonianze, si basa su un sistema di clonazione delle carte chiamato “truffa della carta bianca”. Come riportato da Mistergadget, il meccanismo è semplice ma devastante: durante un pagamento legittimo, i malintenzionati riescono a intercettare i dati della carta tramite dispositivi skimmer posizionati nei POS.
Questi dati vengono poi trasferiti su una “white card”, una carta fisicamente vuota ma programmabile, che diventa a tutti gli effetti una copia identica della carta originale. In questo modo, nel giro di poche ore, i truffatori riescono ad effettuare prelievi o acquisti per centinaia di euro, lasciando la vittima ignara fino al momento della verifica del saldo. In molti casi, il danno si aggira attorno ai 300 euro, cifra sottratta senza che ci sia stata alcuna autorizzazione o sospetto da parte dell’utente.

Cosa succede dopo il pagamento: la scoperta e l’allarme
Le vittime si accorgono del furto solo il giorno dopo, quando controllano l’estratto conto e trovano un addebito mai effettuato. Non si tratta di phishing né di truffe online: tutto è avvenuto fisicamente, nel momento del pagamento reale. L’unica colpa è stata non accorgersi di un dispositivo nascosto nel POS o nel lettore della carta.
È per questo che diventa fondamentale denunciare immediatamente l’accaduto sia alla banca che alla Polizia Postale, per limitare ulteriori danni e provare a risalire al responsabile. Purtroppo, come emerge dai casi recenti, queste truffe offline sono in aumento e colpiscono in modo diretto chi pensa di essere al sicuro solo perché sta pagando nel posto di sempre, con la carta di sempre.