Buoni fruttiferi, cerca in casa se hai questi | Pochi spiccioli di qualche anno fa possono valere una fortuna: ti ci compri una casa

Buoni fruttiferi postali

Buoni fruttiferi postali (Canva-Shutterstock foto) - www.systemscue.it

A volte il tesoro si nasconde dentro ai cassetti della tua casa. Controlla se c’è questo: potresti ritrovarti una piccola fortuna

Nel recente passato uno dei titoli di risparmio in assoluto più apprezzati e ricercati sono risultati essere i buoni fruttiferi postali, erogati direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti, e successivamente distribuiti per opera di Poste Italiane.

Grazie ai BFP i beneficiari hanno la possibilità di investire una data quantità di denaro, ricevendo indietro non soltanto il capitale precedentemente impiegato, ma anche un sostanzioso tasso di interesse.

In molti si sono affidati completamente a questi sistemi per via della sicurezza che gli stessi sono stati in grado di garantire, dato anche il fatto che siano controllati direttamente dallo Stato italiano.

Un ulteriore punto a favore di questi titoli è che, differentemente rispetto a quanto potrebbe accadere, ad esempio, agli investimenti in borsa, non subiscono perdite nel tempo, possedendo anche un tasso d’interesse che può risultare fisso o può crescere nel tempo.

Una circostanza clamorosa

Non è raro trovare ancora oggi all’interno dei propri cassetti di casa, tra documenti dimenticati e impolverati, buoni fruttifero saltar fuori all’improvviso. Sarebbe sempre opportuno andare a controllare quello che è il loro valore nominale, perché potrebbe rivelarsi una reale miniera d’oro, proprio lì, dentro le nostre mani. E’ il caso che ha riguardato una donna di 62 anni originaria di Brindisi, ma residente al Nord, che proprio all’interno della casa pugliese appartenuta ai suoi genitori, ha scovato la bellezza di ben 15 buoni fruttiferi postali originariamente emessi negli anni ’70.

Il soggetto titolare dei buoni risultava essere sua madre, deceduta nel 2020, che aveva già prima del decesso dimenticato la presenza degli investimenti riferenti ai BFP. Per questo la signora brindisina, una volta accertata la presenze degli stessi, si è immediatamente rivolta all'”Associazione Giustizia“, fruendo della valutazione di un consulente, che ha indicato prima la stima dei titoli, successivamente valutando il rimborso, tenendo conto anche del favore degli interessi legali, nonché della capitalizzazione e rivalutazione. Il risultato? Una cifra pari a 98.700,00 euro.

Esempi di buoni fruttiferi
Esempi di buoni fruttiferi (PosteItaliane foto) – www.systemscue.it

Come si espone la Legge?

La titolare dei beni a questo punto, in quanto erede, risulta essere proprio la figlia della signora scomparsa nel 2020. Per questo, la stessa ha proceduto all’invio di un mandato diretto ai legali di Giustitalia, in modo da cercare di recuperare la somma che le spetta direttamente dinnanzi all’attenzione delle Poste Italiane, nonché del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

C’è però da tenere a mente come l’articolo  2935 del Codice Civile dispone che la prescrizione cominci il suo decorso a partire dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Questa disposizione si scontra con la realtà, perché la precedente titolare dei buoni risultava essere affetta da una grave patologia invalidante da oltre vent’anni, facendo sì che il corso naturale della prescrizione risultasse giuridicamente interrotto già in precedenza. Lo scrive Brindisi Report.