Bonus Bollette 2025, una fregatura | Le famiglie in difficoltà economica non l’hanno ricevuto: dove sono finiti i soldi?

Coppia triste senza soldi (Depositphotos foto) - www.systemcue.it

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Nonostante le promesse, il bonus bollette 2025 ha escluso migliaia di famiglie: ecco tutte le motivazioni.

Per tante famiglie italiane, le bollette continuano a essere una delle spese più pesanti da gestire, nonostante promesse, aiuti, bonus e interventi vari. Ogni anno si torna a parlare di sostegni per chi è in difficoltà, ma la sensazione è che qualcosa non torni mai davvero. Le aspettative sono alte, ma spesso finiscono in una bolla, lasciando molti con l’amaro in bocca… e la bolletta in mano.

Il problema non è solo quanti soldi ci siano a disposizione, ma come vengono distribuiti e a chi. Le regole cambiano in continuazione. Insomma, non c’è mai una linea chiara. E chi ha bisogno si ritrova a fare i conti con scartoffie, requisiti sempre più stringenti e tempistiche che, a volte, sfiorano il surreale.

Anche se magari i conti in tasca gridano aiuto. Il paradosso? Chi consuma di più, e magari paga di più, resta fuori se non rientra nei parametri formali. Insomma, sembra più un quiz che un aiuto reale. Eppure, negli anni passati, qualcosa sembrava funzionare.

Si era parlato di ampliamento dei beneficiari, di sostegni più robusti, di una mano tesa a chi davvero faticava ad arrivare a fine mese. Ma poi, come spesso accade, le cose sono cambiate all’improvviso. E chi sperava di avere un po’ di respiro, si è ritrovato fuori dai giochi.

Quando l’aiuto c’è, ma non arriva a tutti

Nel 2025 il bonus bollette è rimasto attivo, certo. Ma con parecchi meno beneficiari rispetto agli anni precedenti. I dati Istat, come riporta anche Fanpage.it, parlano chiaro: da 4,5 milioni di famiglie nel 2023 si è scesi a 2,7 milioni. Il motivo? Il governo Meloni ha abbassato la soglia Isee a 9.530 euro. Una scelta che ha lasciato fuori tante famiglie che, pur essendo in difficoltà, ora non rientrano più nei parametri.

E non è solo una questione di quanti possono accedervi. Anche gli importi si sono ridotti nel tempo: nel 2022 si potevano ricevere fino a mille euro, ora si è scesi a 500. Sempre secondo l’Istat, questo ha inciso sull’efficacia dell’intervento: nel 2024 la povertà energetica è calata solo di 1,6 punti percentuali, molto meno rispetto agli anni passati. Ma non finisce qui.

Banconota in fumo (Pixabay foto) - www.systemcue.it
Banconota in fumo (Pixabay foto) – www.systemcue.it

Il bonus che esclude chi ne ha più bisogno

Oltre alla questione Isee, c’è un altro problema: molti non hanno proprio modo di presentarlo. E quindi niente bonus. Ma anche tra chi ce l’ha, resta il dubbio: ha senso usare solo quel parametro? Non sarebbe più utile considerare anche quanto una famiglia consuma davvero o quanto paga? Perché il rischio è che il sistema finisca per penalizzare proprio chi ha bisogno.

Le critiche non sono mancate. La senatrice Raffaella Paita ha definito il bonus “un flop totale”, dicendo che oggi solo il 17% delle famiglie in difficoltà riceve qualcosa. Anche le associazioni dei consumatori, come l’Adoc, hanno puntato il dito contro il ritorno degli oneri di sistema in bolletta e l’Iva risalita al 10%. Intanto, i costi del gas sono di nuovo in aumento, e gli accordi col governo Trump sul gas liquefatto USA fanno presagire spese sempre più alte.