Bonifici, occhio alla causale se mandi soldi ad un parente | Se non scrivi questo il Fisco viene a cercare tutti e due e sono guai

Bonifico causale

Bonifico, ecco cosa scrivere nella causale (Canva) - SystemsCUE

Attenzione a quale causale si inserisce quando si inviano soldi a un parente: ora è cambiato tutto, cosa sapere al riguardo

Tutti sanno che quando si invia un bonifico ci sono delle regole da rispettare. In primo luogo occorre sempre compilare con attenzione l’iban del beneficiario e verificare che i dati identificati corrispondano con la banca di chi ricevere la somma.

Poi bisogna indicare con attenzione anche il nome del beneficiario, una misura che dimostra come il bonifico sia stato fatto con la volontà adeguata. Infine, bisogna indicare la causale del bonifico.

Quest’ultima è fondamentale e non dovrebbe essere trascurata: permette di comprendere il motivo per il quale si effettua il pagamento. A volte alcuni familiari decidono di scambiarsi soldi in questo modo, attraverso bonifico. In questi casi alcuni credono che si possa soprassedere sulla causale da inserire.

Nulla di più sbagliato! La causale dovrebbe essere sempre precisa e chiara. Anzi, si dovrebbe aggiungere una denominazione per riuscire a evitare problemi con gli organi di controllo. Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.

Bonifici, ecco cosa indicare nella causale

Gli organi di controllo fiscali come l’Agenzia delle Entrate sono da sempre attenti ai bonifici tra parenti e familiari. Infatti, l’AdE teme che attraverso questi bonifici si possano accumulare redditi non dichiarati e di conseguenza evadere le tasse. Cosa sapere quindi per evitare di riportare attenzioni indebite sui propri conti?

Come ricorda il sito web tg24.sky.it, i bonifici ricevuti da familiari e parenti non assumono automaticamente rilevanza reddituale. Tuttavia, per evitare problemi di qualsiasi genere, la causale dovrebbe essere sempre chiara e semplice. Quindi si potrebbe optare per una semplice frase come “donazione”, “sostegno familiare temporaneo” o “regalo” da allegare al bonifico prima di inviarlo. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate anche in caso di controlli non dovrebbe soffermarsi sulle somme trasferite.

Agenzia delle entrate tasse
Bonifico, occhio all’Agenzia delle Entrate (Canva) – SystemsCUE

Cosa fare con donazioni molto grosse?

Il discorso cambia però se entrano in gioco delle donazioni molto grosse. Difatti, in questo caso allora la cosa migliore da fare è quella di registrare formalmente l’atto presso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è bene avere traccia di tutte le comunicazioni e gli accordi presi per la donazione fatta, sempre per evitare delle incomprensioni.

Un atto simile dovrebbe essere redatto, magari anche da un notaio, se la donazione è superiore a 5.000 euro. Dunque, agire in questo modo è la cosa migliore da fare, specialmente in vista di cerimonie tra parenti oppure del periodo natalizio, quando i regali abbondano.